MELBOURNE. Esordio positivo per Simone Bolelli, subito fuori Fabio Fognini e Marco Cecchinato, nella seconda giornata degli Australian Open, che ha visto le clamorose eliminazioni di Rafa Nadal e Simona Halep. Avanti invece gli altri big, da Andy Murray a Stanislas Wawrinka, da Garbine Muguruza ad Angelique Kerber. Quattro set tutti al tie break sono stati propizi all' emiliano e fatali al ligure. Il 30enne Bolelli, numero 64 Atp, si è imposto per 7-6 (6) 7-6 (3) 6-7 (2) 7-6 (5) sullo statunitense Brian Baker, che rientrava con il ranking protetto, dopo un anno di assenza per infortunio. «Ho avuto alti e bassi, si giocavano sempre pochi scambi ed era difficile trovare il giusto ritmo. Per fortuna ho sempre servito molto bene e grazie a ciò ho potuto gestire i momenti delicati», ha detto Simone. Per lui, nel secondo turno, l'australiano Bernard Tomic (17), affermatosi per 6-7 (4) 6-4 6-4 6-4 sull'uzbeko Denis Istomin, in un match interrotto per diversi minuti per soccorrere una spettatrice vittima di un malore, poi felicemente risolto.
Niente da fare invece per Fognini (23) contro il mancino Gilles Muller (38), che si è imposto per 7-6 (6) 7-6 (7) 6-7 (5) 7-6 (1), in 3h59', in una fantasmagoria di ace (20 l'azzurro, 34 il lussumburghese). «È stato un match duro e lo sapevo, contro un avversario che sta giocando molto bene», ha detto il 28enne ligure, che ha avuto da ridire con l'arbitro dopo un 'penalty point' inflittogli per un'esclamazione male interpretata. «Mi spiace, ma siamo solo all'inizio della stagione. Per fortuna mancano dieci mesi e di possibilità ne avrò altre. Anche se in questo momento sono incavolato per la sconfitta», ha concluso. Forse meno arrabbiato il 23enne Cecchinato (92), al suo primo Slam australiano, più prevedibilmente battuto, per 4-6 6-2 6-2 6-2, dal francese Nicolas Mahut (63). Di «sconfitta dura e dolorosa» ha parlato Nadal (5), superato per 7-6 (5) 4-6 3-6 7-6 (4) 6-2, in una battaglia di 4h41', dal connazionale Fernando Verdasco (45), che ha 'vendicatò il ko della semifinale del 2009, preludio all'unico 'australianò dei 14 titoli Slam del maiorchino. «Vincere rimontando da due set a uno sotto è una sensazione indescrivibile», ha detto Verdasco.
E una sensazione indescrivibile, tanto da farla scoppiare in lacrime, deve aver provato la cinese Zhang Shuai (133) nel liquidare per 6-4 6-3 la romena Halep, n.2 mondiale. Inattesa anche l'uscita di scena della statunitense Venus Williams (10), battuta per 6-4 6-2 dalla britannica Johanna Konta. Tra gli altri big, avanzano lo scozzese Murray (6-1 6-2 6-3 al tedesco Zverev), lo svizzero Wawrinka (forfait del russo Tursunov), la spagnola Muguruza (6-0 6-4 all'estone Kontaveit), la tedesca Kerber (6-7/4 7-6/6 6-3 alla giapponese Doi). Esordio col botto per una ex n.1 (ora 16/a), la bielorussa Victoria Azarenka, laureata a Melbourne nel 2012 e 2013 (doppio 6-0 alla belga Van Uytvanck). Domani tornano in campo - oltre ai big Djokovic, Federer, S. Williams e Sharapova - gli altri due italiani (degli otto al via) approdati al secondo turno, Andreas Seppi e Roberta Vinci, contro gli statunitensi Denis Kudla e Irina Falconi. E Fognini avrà l'occasione di rifarsi in doppio: in coppia con Bolelli, inizierà a difendere, contro l'australiano Junaid e il russo Kukushkin, lo storico titolo conquistato l'anno scorso.
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