BOLOGNA. Non poteva che regalare emozioni per quasi tutti i novanta minuti la partita tra due delle squadre che arrivavano all'ultima giornata del 2015 nelle migliori condizioni. Quello che alla presentazione dei calendari poteva essere uno scontro salvezza con più calci che calcio, è stato uno scontro aperto e divertente, con l'Empoli brava nel presentarsi anche al Dall'Ara con il suo gioco armonico e l'impressione di poter essere sempre pericolosa; e il Bologna bravo nel rispondere con la volontà e il cinismo. Ma alla fine è il gioco a pagare: 3-2 per un Empoli alla 4/a vittoria di fila e, almeno per una sera, in zona Europa League. Eppure i primi venti minuti sembravano raccontare una storia diversa e dare l'impressione che, in fondo, un pareggio non sarebbe poi troppo dispiaciuto a nessuno. Evidentemente non era così. Al diciannovesimo, l'ex Buchel è bravo a lanciare Saponara in area, bene Mirante a chiudere e deviare in angolo. Due minuti dopo è Paredes, tra i migliori in campo, a tenere attento Mirante direttamente da calcio d'angolo. Il passo successivo è il gol in contropiede dell'Empoli: dopo una fase di attacco, al primo passo nella trequarti avversaria del Bologna, gli ospiti ripartono sulla fascia destra (da lì nasceranno tutti e tre i gol). Palla a Saponara che è bravo a vedere a sinistra Pucciarelli arrivare: botta sicura, probabilmente fuori, ma Rossettini devia a spiazzare Mirante. Pochi minuti dopo è sempre Pucciarelli a poter se non chiudere, sicuramente dare un certo verso alla partita. Crisetig - in campo per la prima volta da quando è arrivato Donadoni - perde palla sulla trequarti, Saponara serve Pucciarelli che da dentro l'area cerca il palo lungo. E lo trova in pieno. Il Bologna non si scompone. Non risponde col gioco. Ma con la volontà sì. Ed è bravo a sfruttare un'indecisione di Costa che abbatte Destro un passo fuori l'area. Va Brienza. Gran sinistro e palla sotto l'incrocio dei pali. Tutto da rifare. E l'Empoli lo rifà. Zielinski esce dal gruppo a centrocampo, palla a Maccarone, poi di nuovo al polacco che dal limite serve con uno splendido pallonetto l'attaccante, freddo nel battere Mirante. L'attaccante poi esulta in modo stravagante, andando a bordo campo a bere birra. Il Bologna non si arrende. Ed è con la forza del rinato Destro che chiude il primo tempo in pareggio. La punta approfitta di un pasticcio tra Skorupski e Costa e dal limite dell'area pareggia. Un pareggio che poteva dare qualcosa in più ai rossoblù dal punto di vista della psicologia. Ma è l'Empoli a segnare quattro minuti dopo la pausa: palla lunga verso Pucciarelli, Masina è in vantaggio ma la spalla non basta, al centro c'è Maccarone ed è doppietta. Il Bologna ci prova, sempre con la volontà più che col gioco. Prima Taider impegna il portiere da dentro l'area. Poi perde il passo in buona posizione. All'80' è Destro a far gridare la curva e vibrare la traversa di testa dopo un corner. Ma finisce così. Con un Empoli che sogna e un Bologna neanche troppo ridimensionato nonostante un passo indietro in difesa (Masina in copertura ha sofferto, un pò svagati i centrali) e un centrocampo che sembra non poter fare a meno di Diawara.