MILANO. L'Inter vince sempre, in campionato come in Coppa Italia, con i titolari o con le seconde linee: i nerazzurri battono il Cagliari per 3-0 - reti di Palacio, Brozovic e Perisic - e, senza troppa fatica, accedono ai quarti dove affronteranno la vincente fra Napoli e Verona.
La squadra di Mancini non conosce soste, ne' pause: il tecnico fa rifiatare i titolarissimi, da' una chance al giovane Manaj in attacco insieme a Palacio, conferma Montoya, lascia Handanovic in panchina e opta per Carrizo. Cambiano gli uomini e gli schemi (stasera 4-4-2), non i risultati in questa stagione nata sotto una buona stella. Pubblico contenuto ma rumoroso e vivace a San Siro in una serata dal clima polare che riserva spettacolo ed emozioni grazie anche a un Cagliari vivo e volenteroso. I rossoblu' affrontano l'Inter a viso aperto, si difendono senza esagerare e tentano l'affondo. All'11' grande occasione per la squadra ospite con Benedetti che manda di poco a lato.
L'Inter cresce di minuto in minuto e al 13' si fa vedere Kondogbia con un bel sinistro. Poco dopo grande parata di Cragno su Biabiany, mobile e reattivo sulla fascia destra. A seguire, Cragno devia un colpo di testa di Palacio sull'imbeccata del francese. Al 24' arriva il vantaggio con l'argentino che - dopo un lungo digiuno - segna di destro sfruttando al meglio il cross di Juan Jesus sul quale non era arrivato Manaj. La partita e' avvincente con il Cagliari che va alla ricerca del pari e lo sfiora con Giannetti. Ma l'Inter da' l'impressione di poter accelerare in qualsiasi momento e al 35' Palacio manca il gol del raddoppio. I rossoblu' tentano da fuori con Deiola, ancora con Giannetti e sul finire del primo tempo con Cerri.
La squadra di Mancini vuole chiudere la partita, gioca bene, spinge: tra i giocatori c'e' intesa, affiatamento e una certa euforia. All'inizio del secondo tempo doppia occasione per Manaj. Poi, al 6', il Cagliari colpisce il palo con Pisacane di testa. Medel - con una vistosa fasciatura sulla testa per uno scontro con Joao Pedro nel primo tempo - ci prova due volte. Il Cagliari vacilla ma tiene. Di Gennaro regala palla ai nerazzurri che pero' non trovano il gol della sicurezza ne' con Manaj, ne' con Brozovic. Il croato attraversa una momento di forma strepitosa, e' presente in ogni parte del campo e va in gol con facilita'. E, infatti, al 26' arriva il suo momento, bissa la prodezza di Udine grazie a un altro straordinario destro a giro, immobile Cragno: l' Inter sul 2-0 mette il risultato in cassaforte. Festeggiano i nerazzurri ma la serata non e' finita perche' ancora Brozovic colpisce il palo al 36', sulla palla si avventa Perisic (entrato al posto di Palacio) per il tris. Mancini lascia spazio anche a Gnoukouri e Dodo'. Entrambe le squadre costruiscono occasioni e onorano la partita fino all'ultimo secondo: l'Inter con Nagatomo, il Cagliari con Farias.
I nerazzurri continuano a non prendere gol, la differenza e' che segnano anche, sette gol in due partite in una crescita costante di gioco. L'Inter e' carica e in perfetta salute, pronta per affrontare la Lazio in campionato e consolidare il primato. Archivia il passaggio ai quarti, dimostrando di tenere alla coppa Italia proprio come chiedeva Mancini e come voleva Thohir a caccia del riscatto dopo lo scivolone contro i sardi per 4-1 in campionato lo scorso anno. Missione compiuta, l'onta e' stata lava, il presidente puo' essere soddisfatto.
L’ALESSANDRIA AI QUARTI. Sono tutti per l'Alessandria gli applausi a fine partita del Luigi Ferraris con la gradinata nord che regala alla squadra ospite una vera e propria ovazione. I grigi piemontesi, infatti, hanno conquistato meritatamente la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia, finendo la partita in 10 per un infortunio occorso a Manfrin, quando ormai Gregucci non aveva più cambi a disposizione. Il Genoa ci ha provato in tutti i modi, a partire dai 18 calci d'angolo e almeno nove nitidissime occasioni da rete sbagliate, ma non riesce a uscire dal tunnel in cui si è infilato dopo la sconfitta contro il Carpi.
Primo tempo combattuto, con i rossoblù a cercare il gol, Tachtsidis, Pandev e Pavoletti i più pericolosi e l'Alessandria a controllare. Nella ripresa ospiti in vantaggio dopo appena 1' grazie a un contropiede del velocissimo Marras, genovese cresciuto nel settore giovanile del Genoa, che sorprende Izzo e tutta la difesa di casa. Solo in pieno recupero, dopo avere sprecato con Perotti, Gakpé, Figueiras e Ntcham, bravissimo il portiere Vannucchi in almeno tre occasioni e aver protestato per due interventi dubbi su Pavoletti in area ospite, arriva il pareggio che porta le squadre ai supplementari. Punizione di Perotti dal lato corto di sinistra, testa di Burdisso che rimette in mezzo dal secondo palo e gol di Pavoletti.
Nei supplementari Alessandria subito pericolosa con Fischnaller che colpisce una traversa, poi è sfida tra Vannucchi e gli attaccanti del Genoa: il portiere ospite si oppone a Perotti, Lazovic e Gakpé nella prima frazione, e ancora a Perotti, Rincon e Laxalt nella seconda. In mezzo l'infortunio a Manfrin che lascia i suoi in 10 e il gol che vale la qualificazione con Marras e Bocalon che orchestrano un contropiede finalizzato da Bocalon per il gol che vale i quarti di finale. All'ultimo secondo Lazovic sbaglia il possibile pareggio che avrebbe portato le squadre ai rigori tirando fuori da pochi passi.
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