NETANYA. Ancora lei, sempre regina della gara che ama di più. Federica Pellegrini non delude le aspettative e agli europei in vasca corta di Netanya va a prendersi il quinto oro continentale nei 200 stile in dieci anni: un titolo che fa sorridere l'olimpionica azzurra sempre più proiettata ai Giochi di Rio del prossimo anno, e che fa grande l'Italia del nuoto.
Che appena finisce di applaudire la sua campionessa di punta deve festeggiare un altro successo, quello della staffetta 4x50 stile libero mista. Una doppietta d'oro che fa chiudere la quarta giornata di gare in Israele con il sorriso. Pellegrini strappa l'applauso stravincendo la finale dei 200 con il tempo di 1'51"89, davanti alla russa Popova (1'52"46) e all'olandese Heemskerk (1'52"81), che le è stata avanti fino ai 175 metri.
Ma il rush dei 25 metri finale ha incoronato ancora la campionessa di Spinea. "Sono molto sorpresa sinceramente, sia del tempo che di essere riuscita a vincere un altro titolo europeo nella gara che io amo di più - le parole dell'azzurra, già oro nel 2005 ex aequo con la svedese Lillhage, nel 2008, nel 2009 e nel 2013 -. Per me questa è una grandissima soddisfazione e gratificazione personale".
Una chiusura d'anno che fa ben sperare in vista delle Olimpiadi in Brasile, grande obiettivo della prossima stagione. L'azzurra punta a un'altra medaglia di peso: finora ne ha collezionate 40 tra Giochi Olimpici, mondiali e europei. La prima fu l'argento ad Atene, quando aveva appena 16 anni. A completare la giornata di festa l'oro della staffetta che si impone in 1'29"26, tempo che si avvicina 4 centesimi al record italiano assoluto.
In acqua sono scesi Federico Bocchia, Marco Orsi, Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli, bravi a battere russi, olandesi e svedesi. "Contento per l'oro che abbiamo vinto - commenta Orsi - ma non sono soddisfatto delle mie virate. Ancora non riesco a farle bene. Domani devo prenderle per forza. Spero di riportare la medaglia d'oro dei 100 stile libero in Italia dopo un po' di anni".
"Ho cercato di dare il massimo - conclude Ferraioli - senza fare troppi calcoli. Siamo stati bravi tutti. Non era facile. In questi Europei il gruppo fa la forza e lo dimostriamo anche nelle staffette". E proprio lo sprinter emiliano si è qualificato per la finale dei 100 sl con il miglior tempo (46''42): fuori invece il capitano della nazionale, Filippo Magnini, solo 14/o con 48''00.
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