NAPOLI. Higuain bum-bum. Vince il Napoli con l'ennesima doppietta del Pipita ed è solo in testa alla classifica. Il big match con l'Inter è una partita intensissima, anche divertente, giocata con grande ardore. L'Inter indomabile soccombe solo all'ultimo secondo: nonostante che giochi in dieci uomini tutta la ripresa, a causa dell'espulsione di Nagatomo alla fine del primo tempo per doppia ammonizione, vende carissima la pelle e mette gli azzurri alle corde facendo loro sudare il 2-1 finale. I nerazzurri meriterebbero forse una sorte migliore, non fosse altro che per il coraggio e l'ardore mostrati. Mancini schiera il previsto 4-3-3, ma affida la zona mediana del campo a Brozovic e non a Felipe Melo. Il tridente offensivo è formato da Perisic, Icardi e Ljajic. Sarri risponde con la formazione titolare e non potrebbe fare diversamente anche perchè Mertens e Gabbiadini, i suoi due semi-titolari, sono ancora alle prese con i recenti infortuni e non vanno neppure in panchina. Il Napoli passa in vantaggio in maniera sorprendente quando è appena trascorso un minuto di gioco grazie ad una magia di Higuain che trasforma in gol, con un tiro potente e preciso, un'azione confusa culminata con una mischia in area di rigore. L'Inter comincia a tessere la propria tela di gioco, ma i movimenti degli attaccanti nerazzurri sono troppo scontati per riuscire a mettere in crisi la retroguarda del Napoli. Gli azzurri, quando si affacciano nell'area di rigore avversaria, sembrano essere più incisivi e Murillo e Miranda sono costretti, in più di una occasione a sfoderare interventi decisivi per contenere l'attacco azzurro. Il Napoli è particolarmente incisivo quando Medel al centro e D'Ambrosio e Nagatomo sui lati tentano di dare l'avvio all'azione offensiva. Il pressing asfissione, il raddoppio ed anche la triplicazione della marcatura ottengono molte volte il risutato di rubare la palla prima ancora che l'azione della squadra di Mancini possa svilupparsi. L'Inter riesce a costruire la sua prima azione da gol al 28' con un tiro Guarin che sfiora la traversa. Poi c'è un colpo di testa di Icardi che finisce a lato e, al 40', un tiro di Perisic che sfiora il palo. Al 44', però, Nagatomo, che già era ammonito, commette un ingenuo fallo su Allan e si fa espellere da Orsato, lasciando la sua squadra in dieci uomini ad affrontare il secondo tempo. Mancini è costretto a sostituire l'impalpabile Icardi con Telles e si piazza con il 4-4-1, chiedendo a Perisic e Ljajic di fare, quando è possibile, di fare gli attaccanti, oltre che i centrocampisti. Sfruttando la superiorità numerica il Napoli si fa più aggressivo e trova al 14' il raddoppio sempre com Higuain che s'infila tra Miranda e Murillo e batte di nuovo Handanovic. Il doppio vantaggio, però, influisce negativamente sulla concentrazione della squadra di Sarri e la difesa consente a Ljajic, al 21', di riaprire la partita con un bel gol a conclusione di un'azione personale. L'Inter è viva e vitale e nonostante l'inferiorità numerica gioca con coraggio e determinazione, alla costante ricerca del pareggio che sfiora in più di una circostanza. I giocatori del Napoli, a mano a mano che trascorrono i minuti, appaiono invece sempre più stanchi ed hanno difficoltà a rendersi pericolosi. Gli azzurri puntano a mantenere il vantaggio acquisito, l'Inter si riversa in avanti e sfiora ripetutamente il pareggio. Gli ultimi minuti sono di una incredibile intensità emotiva. L'Inter negli ultimi 30 secondi colpisce due pali con colpi di testa di Jovetic e di Miranda, con deviazione decisiva di Reina. Il Napoli porta a casa la vittoria e raggiunge la vetta solitaria della classifica, ma l'Inter dimostra di essere una grandissima squadra.