MADRID. Cristiano Ronaldo «scarica» Rafa Benitez dopo il tonfo al Santiago Bernabeu contro il Barcellona. Secondo la stampa spagnola, il fenomeno lusitano si sarebbe scagliato apertamente contro il suo tecnico a fine gara. I rapporti tra i due non sono mai decollati e il 4-0 subito in casa contro il Barca nel Clasico è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «O lui, o me», la presunta frase che CR7 avrebbe detto al presidente del Real Madrid Floretino Perez negli spogliatoi a fine match.
Nel frattempo, Messi può prendersi tutto il tempo che vuole: anche senza di lui il Barcellona vola. Brutte notizie per la Roma, che martedì volerà al Camp Nou e troverà una squadra in grande forma anche col suo numero 10 a mezzo servizio. L'atteso Clasico se lo aggiudica per 4-0 la squadra di Luis Enrique, che si permette di lasciare in panchina l'argentino - tornato a disposizione dopo due mesi di stop e in campo solo al 12' della ripresa - e surclassa un Real messo male in campo e con troppi uomini fuori forma. Suarez apre, Neymar raddoppia e nel primo tempo i blancos sono già ko mentre Iniesta e ancora Suarez completano l'opera nella seconda parte di gara. I fischi del Bernabeu già dopo i primi 45' la dicono tutta su quello che attenderà Benitez nei prossimi giorni, col Real alla seconda sconfitta di fila e a -6 dal BarUa. Eppure l'ex allenatore del Napoli era stato fedele alle dichiarazioni della vigilia, schierando una squadra a trazione offensiva con Danilo e Marcelo esterni e James, Bale, Ronaldo e Benzema tutti in campo.
Luis Enrique, come detto, lascia in panchina Messi ma ritrova Rakitic a centrocampo. I blancos provano a fare la gara anche se la prima conclusione è di Neymar, che però non inquadra la porta, mentre poco dopo Ronaldo scappa sulla destra e mette in mezzo ma Bravo anticipa Benzema. All'11' il vantaggio del BarUa: Sergi Roberto sfrutta un buco del centrocampo madrileno e serve in profondità Suarez, diagonale vincente del Pistolero e Real sotto. Dopo un primo momento di sbandamento, la squadra di Benitez rialza la testa anche se la gara rischia di incattivirsi ed è ancora il Barcellona ad andare vicino al gol, con Sergi Roberto che spara alto all'altezza del dischetto. Tegola al 27' per Luis Enrique, che perde per infortunio Mascherano (al suo posto Mathieu), e in paio di occasioni la difesa blaugrana ne risente, con pericolosi passaggi a vuoto che però il Real non sfrutta (clamoroso l'errore di Benzema a pochi passi dalla porta). E al 39' Iniesta inventa per Neymar che, sul filo del fuorigioco, fredda Navas per il 2-0. La squadra di Benitez rischia poi il tracollo nel recupero, ma Marcelo salva sulla linea sulla conclusione a botta sicura di Suarez mentre sulla ribattuta Rakitic manda incredibilmente alto a porta sguarnita. L'inizio di ripresa fa ben sperare i tifosi madridisti (sinistro di Marcelo sull'esterno della rete e tiro da fuori di James sul quale Bravo si salva in angolo) ma all'8', dopo la parata di Navas sulla punizione di Neymar, i blaugrana calano il tris con Iniesta, che triangola in area col brasiliano (delizioso colpo di tacco) e mette in ghiaccio la gara. Entrano Isco per James e Messi per Rakitic ma la musica non cambia, col Barcellona che domina il campo in lungo e in largo. E quando il Real riesce ad affacciarsi in avanti, c'è Bravo (prodigioso in un paio di interventi su Ronaldo e su un'incornata di Benzema) a evitare guai peggiori. Al 29' l'ennesimo buco della difesa di Benitez spiana la strada per il 4-0 di Suarez, coi blancos che chiudono pure in dieci per il rosso a Isco.
Niente 'manità stavolta ma Real a fondo. Comincia intanto con una vittoria l'avventura di Eusebio Sacristan sulla panchina della Real Sociedad, dove ha preso il posto dell'esonerato Moyes: a San Sebastian battuto 2-0 il Siviglia, rivale della Juve nel girone di Champions, grazie al micidiale uno-due firmato da Agirretxe e Prieto fra il 73' e il 77'.
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