ROMA. È sufficientemente amaro l'aperitivo di campionato che anticipa il derby, per la Lazio. La squadra di Pioli prende tre schiaffi dal Milan e vede interrompere bruscamente la lunga serie di successi consecutivi all'Olimpico: cinque in campionato, uno nel preliminare di Champions e due in Europa League. A rendere ancor più indigesto il tracollo casalingo dei biancocelesti i gol di Bertolacci e Mexes, due ex romanisti, con la prima segnatura peraltro propiziata da un altro giocatore di scuola giallorossa: Cerci.
La Lazio mostra enormi lacune in ogni settore, ma soprattutto dà l'impressione di essere una squadra scarica, stanca e confusa. Già nel primo tempo, il Milan appare meglio della Lazio. La squadra di Pioli è contratta, ma anche svagata e quindi poco incisiva. Ne risente la manovra, ma soprattutto fa rabbrividire la fase difensiva, con Lulic in chiara difficoltà al cospetto di Cerci che, quando decide di puntarlo, lo salta sistematicamente. In casa rossonera, oltre a Cerci e al solito, affidabile Bonaventura - giocatore tutto pepe e fantasia - le note positive arrivano da Bertolacci che, gol a parte, rappresenta un pericolo per gli avversari. Peccato che, poco dopo la mezz'ora, un problema muscolare lo mandi negli spogliatoi. Al suo posto entra Poli.
Il gol viene confezionato dal duo di ex romanisti Bertolacci-Cerci, con il secondo che si libera ancora di Lulic, fa partire un tiro sul quale Marchetti conferma di non essere un asso quando c'è da abbrancare il pallone in presa. La corta respinta del portiere della Lazio finisce sui piedi di Bertolacci che insacca beffando un Onazi imbambolato. È il primo gol in rossonero del centrocampista. Il Milan già all'11' aveva sfiorato il gol con un bolide poco alto di Bonaventura. Sullo 0-1 i tifosi aspettano la reazione della Lazio che punge solo quando Felipe Anderson salta Romagnoli, ma il suo tiro lento non può impensierire Donnarumma che, intorno al 35', aveva anticipato, e dribblato - con un colpo di tacco da brividi - lo stesso brasiliano. Prima della fine del tempo il Milan potrebbe raddoppiare, ma il velenoso sinistro di Cerci manda il pallone sul palo.
Nella ripresa Pioli lascia negli spogliatoi Onazi e punta su Cataldi. Cambia nulla, però, nell'economia del gioco della Lazio. Al 4' paura per Alex che resta esanime sul terreno di gioco, dopo avere subito una ginocchiata da Donnarumma: soccorso, il difensore viene trasportato in ospedale. Passano 4' e il Milan chiude il match con un altro ex giallorosso, Mexes, da poco entrato e abile ad anticipare di testa Marchetti, su una punizione di Bonaventura. La Lazio sbanda e, se il Milan lo volesse, potrebbe anche naufragare. Nella sostanza non cambia nulla, anche se la Lazio abbozza una piccola reazione. Lulic al 23' si presenta davanti a Donnarumma che neutralizza il suo pallonetto con la manona. Un tiro di Basta a lato prima della mezz'ora e un gol annullato a Kishna per fuorigioco precedono il tris di Bacca, pescato da una verticalizzazione di Bonaventura, che approfitta di un errore di Kishna. L'ex Siviglia salta Marchetti e firma il 3-0. Nel finale c'è tempo pure per un gol della Lazio, che buca Donnarumma - poco reattivo nella circostanza - con un tiro non irresistibile di Kishna. L'epilogo è tra i fischi. Non un buon viatico in vista della stracittadina romana.
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