ROMA. La Roma torna prima in un campionato apertissimo, la Juve cade ancora e il suo tonfo in casa del Sassuolo è fragoroso. Per come è arrivato e perché interrompe una piccola serie positiva che aveva scrollato di dosso alcuni dei dubbi bianconeri. Ora i bianconeri sono fermi a 12 punti, staccati di tre lunghezze dall'ultima squadra della colonna sinistra della classifica. E il Sassuolo che l'ha battuti aggancia la Lazio al terzo posto. Due gol in apertura, nei primi 9', spianano alla Roma la strada contro l'Udinese all'Olimpico. Senza De Rossi e Salah squalificati, Garcia fa un po' di turn over in vista della sfida all'Inter e sfrutta l'onda. Subito Pjanic e Maicon in gol, sembra tutto facile, nel secondo tempo arrotonda Gervinho e il tecnico si concede altro turn over per far riposare i suoi, poi arriva il gol di Therau per il 3-1 finale: giallorossi a buon ritmo e con il miglior attacco del campionato, anche se non riescono a mantenere inviolata la loro porta. Ancora a secco Dzeko, un solo gol in 10 partite e qualche segno di insofferenza che comincia ad emergere. A Reggio Emilia, una punizione di Sansone nel primo tempo punisce la Juve, che all'ultimo aveva dovuto rinunciare all'influenzato Marchisio. C'era invece e dal primo minuto Dybala, ma non e' bastato a scacciare i fantasmi. Sotto la pioggia, e con Chiellini espulso per un doppio giallo, a tratti qualche tifoso bianconero avra' pensato alla fatal Perugia: chissà se anche questa sconfitta non voglia dire definitivo addio agli ultimi pensieri di una rimonta da scudetto. Allegri deve ingoiare un altro boccone amaro. Tra l'altro, contro la squadra che gli costò l'esonero quando sedeva sulla panchina del Milan. Alle spalle dei 23 punti della Roma, l'Inter vittoriosa ieri a Bologna è riagganciata a quota 21 da due inseguitrici su tre, Napoli e Fiorentina, a conferma che il campionato è aperto. Il San Paolo, contro il Palermo, applaude ancora una volta Higuain: per lui ottavo gol in campionato, poi arrotondato da Martens nel finale: 2-0 e quinta vittoria di fila, esattamente come la Roma, in piu' il Napoli al momento sembra avere i gol dell'argentino, capocannoniere e soprattutto una garanzia nella corsa scudetto. La Fiorentina si riscatta dalla sua settimana nera (tre sconfitte in sette giorni) vincendo a Verona. L'autogol di Marquez e il raddoppio di Kalinic mettono nei guai Andrea Mandorlini: dopo l'esonero di Delio Rossi (sulla panchina del Bologna arriva Donadoni, dopo il ko di ieri in casa con l'Inter), è lui sotto i riflettori di un possibile licenziamento. A Bergamo, la Lazio butta via sotto una pioggia insistente una bella partita, confermando le difficoltà lontano dall'Olimpico. Apre Biglia con una punizione raffinata, la squadra di Pioli tiene in mano la partita e sfiora più volte il raddoppio, poi è punita da un'autogol di Basta, per l'1-1 finale, e dal 2-1 del 'Papu' Gomez: stop a 18 punti, lì dove è salito il Sassuolo. Fatica ma vince il Milan, nella sua seconda consecutiva in casa: l'1-0 sul Chievo firmato da Antonelli è ossigeno per Mihajlovic, ma Galliani ha parlato chiaro, l'obiettivo è la zona Champions: ora, i rossoneri a 16 sono dietro il gruppone di testa. Un Torino pazzo va sotto, ribalta, si fa riprendere, torna in testa e subisce il 3-3 in casa col Genoa: tutto in 94' da brivido. Errore iniziale in difesa, sfruttato da Laxalt, poi Maxi Lopez e Zappacosta (primo gol granata, ma con Belotti in fuorigioco) ribaltano; Pavoletti fa il 2-2, Tachsitdis appena entrato fa autogol nel finale, ma al 94' di testa ancora Laxalt fissa il punteggio sul pari. E sabato è derby della mole. In fondo, vittoria pesante per il Frosinone: è suo lo 'spareggio' salvezza anticipato col Carpi, al Matusa arriva la terza vittoria in A, per 2-1. Frosinone a 10, solo due punti in meno della Juve, Carpi ultimo col Verona a 5.