ROMA. «Tutti hanno potuto vedere quello che è successo in gara, ho già detto quello che avevo da dire. In questo momento sto pensando solo a Valencia, per divertirmi e regalarvi una bella gara». Dopo Valentino Rossi, anche Marc Marquez, sul proprio blog, ha ringraziato i sostenitori per il sostegno ricevuto dopo il 'duellò in pista a Sepang, costato una pesante penalità all'italiano.
Sull'episodio, che non smette di suscitare roventi polemiche, è intervenuto Sete Gibernau, secondo nel mondiale dietro Rossi nelle stagioni 2003 e 2004, con una lettera aperta pubblicata dai siti spagnoli. Senza fare nomi, l'ex pilota spagnolo tira le orecchie a Marquez e Rossi, ma soprattutto a Fim e Dorna, ree di aver lasciato la MotoGp «senza regole».
Il 'grazie' di Marquez ha suscitato reazioni contrastanti nel web. Su Facebook e Instragram tifosi e appassionati della MotoGp - apparentemente da tutto il mondo - si sono divisi tra insulti al campione spagnolo e attacchi a Valentino Rossi o a entrambi i piloti. «Vergogna! - lo ha rimproverato un supporter italiano - Ti sei dimenticato cosa è successo quattro anni fa? E tu tenti di atterrare Vale?». E ancora: «Marc sei il grande manipolatore della MotoGp». Ma c'è anche chi appoggia lo spagnolo e attacca Valentino: 'Forza Marc, a Valencia batterai Rossi. Vai Marc, anche in Italia tifiamo per tè, e chi inglese scrive 'Valentino all'inferno'.
«Senza regole chiare, non è possibile alcuna educazione» scrive Gibernau. Ovvero, la colpa di quanto è accaduto a Sepang ricade su chi doveva vigilare e imporre le regole. Ed invece «Si stanno punendo, in modo ingiusto e crudele, due persone, due grandissimi sportivi». «È da molti anni che la madre e il padre (Federazione mondiale e la Dorna, che detiene i diritti del circus, ndr), coloro che amano di più i propri figli, non stanno compiendo il loro dovere». «Quello che sta accadendo oggi non è altro che la conseguenza di ciò che non è stato insegnato. Con l'aggravante - aggiunge Gibernau - che ora viene giudicato, criticato e linciato, non il responsabile ma il bambino, pieno di illusioni e di talento, a cui mai e poi mai è stato detto che doveva e non doveva fare».
Al coro di critiche piovute dopo il contatto con Marquez non si era unito Andrea Ianonne. Le immagini gli hanno dato ragione: Rossi non ha scalciato il rivale. «Non si giudica senza sapere - ha detto il pilota Ducati, grande ammiratore del 'Dottore' - Valentino si sta giocando un mondiale a 36 anni, dopo essere stato in testa per tutta la stagione. Marquez ancora deve spiegare perchè si sia comportato in quel modo».
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