PARMA. L'ad del Milan Adriano Galliani è indagato dalla procura di Parma nell'inchiesta per il crac del Parma Fc. L'accusa avanzata al dirigente rossonero è concorso in bancarotta fraudolenta, nel mirino degli inquirenti la cessione del difensore Gabriel Paletta. L'ipotesi dei magistrati, secondo quanto riporta la Gazzetta di Parma, sarebbe che il Milan a gennaio scorso avrebbe acquistato il difensore italo-argentino 'sottocostò sborsando solo 2,5 milioni di euro a fronte di una quotazione di mercato decisamente più elevata.
Un passaggio di proprietà così basso «da creare un ulteriore depauperamento del patrimonio societario, contribuendo così ad aggravare il dissesto». La Procura di Parma nei giorni scorsi avrebbe avanzato al gip anche la richiesta di proroga delle indagini; possibili nuovi avvisi di garanzia che, secondo il quotidiano locale, potrebbero ancora non essere stati notificati ai diretti interessati, compreso quello a Galliani.
Operazione Paletta regolare. Questa la replica del Milan in merito alle notizie sull'iscrizione di Adriano Galliani nel registro degli indagati per il crac del Parma Fc.
Un'accusa da provare, ovviamente, perchè gli inquirenti dovranno stabilire che Galliani fosse a conoscenza della situazione disastrosa delle casse crociate per poter confermare quella che è l'accusa: concorso in bancarotta fraudolenta. Il Milan, dal canto suo, ha diramato una nota in cui sottolinea «la perfetta regolarità dell'operazione» che ha portato Paletta in rossonero «ed è certo che identica sarà la valutazione dei magistrati competenti».
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