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Mondiali, Italia battuta dall'Irlanda: addio ai quarti di finale

LONDRA. La migliore Italia dal 2013 ad oggi  non basta contro l'Irlanda per evitare la sconfitta: gli Azzurri  si battono con cuore e coraggio fino alla fine ma il  sogno-qualificazione finisce qui. È la nazionale del Trifoglio  a staccare il biglietto dei quarti di finale; per la nazionale  di Jacques Brunel l'obiettivo ora diventa il terzo posto nella  Pool D, necessario per l'accesso automatico al prossimo  mondiale.

A The Stadium di Londra, epicentro delle Olimpiadi 2012,  l'epilogo del campo conferma le previsioni della vigilia: vince  la squadra più forte, tra le favorite di questa Coppa del Mondo,  ma l'Italrugby regge il confronto ed esce tra gli applausi, per  una volta meritatissimi, del pubblico in stragrande maggioranza  irlandese. Chiamati a riscattare le prove incolori contro  Francia e Canada, gli Azzurri vanno ben oltre le modeste attese.  Non c'è Martin Castrogiovanni, spedito addirittura in tribuna,  ma ritorna Sergio Parisse, in campo dopo quattro settimane. Il  capitano c'è e si sente: un leader, un trascinatore. Capace con  la sua sola presenza di trasformare la nazionale, certo  imperfetta e piena di limiti (quattro touche perse), ma che  resta attaccata alla partita senza cali di concentrazione nè  inutili nervosismi. Finendo per subire una sola meta, decisiva  nell'economia del punteggio: quella di Keith Earls dopo 20' di  gioco. Poteva essere l'inizio del tracollo, così non è stato.      Merito di un salto di qualità collettivo, della precisione  nei calci di Tommaso Allan (tre su tre), e di una mischia  finalmente ritornata ai suoi massimi. Una fiducia che alla  mezz'ora consiglia Parisse la touche quando avrebbe potuto far  calciare una comoda punizione dai 22. Scelta discutibile, forse  sbagliata, ma coraggiosa. Il primo tempo si chiude con l'Irlanda  avanti di quattro punti, un vantaggio striminzito al quale  l'Italia dà l'assalto in avvio di ripresa. Dieci minuti di  qualità assoluta, con Parisse che giganteggia e una meta di Josh  Furno annullata (giustamente) dal TMO. Il terzo calcio di Allan  illude, l'Irlanda è ad un sospiro, ma allo scoccare dell'ora due  calci consecutivi di Johnny Sexton consolidano il vantaggio  irlandese. Esce, stremato e tra gli applausi, Parisse. Come lui,  anche l'Italia è sulle gambe. Eppure non smette di battersi.  Così che se la sconfitta sancisce l'eliminazione virtuale dal  mondiale (settimana prossima ad Exeter contro la Romania in  palio il terzo posto nel girone), l'onore è salvo. Forse un pò  poco, ma viste le disastrose premesse non resta che  accontentarsi.

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