TORINO. La cura Champions ha funzionato ancora una volta: un gol per tempo (Morata e Zaza, entrambi dopo il 40', e la Juventus ha messo sotto il Siviglia, che a Torino nel 2014 ha vinto l'Europa League nella finale con il Benfica, ma che questa sera non si è mai illuminato. Per i bianconeri è la prima vittoria della stagione allo 'Juventus Stadium', dopo le tre cocenti delusioni in campionato. Al fischio finale, bianconeri sono corsi sotto la curva, a prendersi gli applausi. Questo successo è molto più di un brodino per la Juve: è una bel piatto corroborante che l'avvicina al traguardo degli ottavi di finale di Champions, dandole il primato nel girone. La prova dei bianconeri è stata lucida e discretamente convincente, quello che ci voleva dopo una settimana di critiche (e autocritiche): il recupero di Khedira, in campo ben oltre il minutaggio previsto da Allegri, ha dato più spessore al centrocampo e un aiuto a Hernanes; ancora un po' in ombra, al contrario, Pogba. Il 4-3-3, che si è trasformato anche in 3-5-2, ha dato buone risposte, anche se c'è ancora da lavorare molto su Dybala. Il Siviglia ha sperato di portare a casa un pareggio, ma non è bastata la classe di Reyes per smuovere la difesa bianconera, che questa sera ha corso ben pochi rischi. Fiammate della Juventus nei primi 30', la prima al 'pronti via', un assist per Morata per Pogba che però ha sparato alto. Khedira, riemerso dopo due mesi, si è presentato con grande personalità, prima con una scivolata per fermare Konoplyanka, poi con un lancio per Cuadrado, anticipato con affanno. Il colombiano è stato un problema per il Siviglia fino a quando la difesa andalusa non ha stretto le maglie, limitando e rallentando le sue giocate. Incoraggiata ed applaudita dal pubblico, la Juventus ha costruito le sue brave occasioni per sbloccare il risultato: poco lontano dal bersaglio un destro di Hernanes da fuori area e un tiro a giro di Morata dopo uno spunto ubriacante di Cuadrado. Il Siviglia si è fatto più raccolto con il passare dei minuti, ed anche più pericoloso nella trequarti, mancando però completamente negli ultimi 20 metri. Nel finale di tempo si è rivisto Khedira: controllo di petto e cross dal fondo, ma Dybala si è incartato(36'). Quando il primo tempo sembrava destinato allo 0-0, la Juventus ha trovato la strada del gol: tocco di Cuadrado per Barzagli, cross del difensore bianconero, Morata ha svettato su Andreolli e Krychowiak. A quel punto c'era solo da mettere al sicuro la vittoria, e Dybala ci è andato vicino (5' st) fermato da una tempestiva uscita di Rico. Fallita l'occasione, la Juventus ha badato ad evitare brutte sorprese, cercando di non fare errori ed ha controllato anche la paura che stava affiorando. Poco prima di uscire, sostituito da Alex Sandro, Khedira ha reclamato per un presunto sgambetto di Kolodziejczak dentro l'are ignorato dall'arbitro svedese Eriksson. Emery ha tentato la carta Immobile, ex bianconero (e soprattutto granata) fischiato senza pietà dal pubblico, ma la Juventus ha chiuso ogni spazio con sicurezza, fino al raddoppio finale: una sgroppata di Zaza verso la porta arpionando un pallone vagante poco oltre la metà campo. La Juve è uscita tra gli applausi. E di questi tempi non è poca cosa.