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Roma a valanga sul Carpi: i giallorossi vincono 5 a 1

ROMA. La Roma ritrova gol e vittoria. Contro il Carpi  tutto in 7', quanti ne impiega la squadra di Garcia per segnare  tre reti (tra il 24' e il 31') e mettere Ko le velleità di punti  della squadra di Castori. Che a dir la verità resta sempre  idealmente in partita grazie alla difesa romanista, che lascia  segnare la rete dell'ex a Marco Borriello e causa un rigore  ingenuo (fallo di Maicon su Di Gaudio) che De Sanctis neutralizza  nella ripresa. Quando il risultato si era già fatto tondo  l'attaccante più rappresentativo dei giallorossi, Edin Dzeko, era  rimasto negli spogliatoi ancora all'asciutto per dare il cambio a  Totti.

Bomber come l'ex City vorrebbero giocare e segnare sempre, a forza  di centellinarlo rischia di finire in depressione. Non solo per  colpa sua (su due occasioni potrebbe fare meglio) ma anche perchè  i meccanismi di questa Roma 3.0 sembrano ancora improntati su un  gioco in velocità dove il bosniaco appare ancora un pesce fuor  d'acqua. Tra le note positive c'è il risveglio di Gervinho, che  tra tanta confusione stavolta riesce a trovare non solo la via del  gol ma anche qualcosa di utile per la squadra, oltre alle prime  reti di Manolas e Digne. Del Carpi va detto che Castori poteva  inventarsi poco ma 15 gol subiti in 6 gare iniziano ad essere  preoccupanti. Nel suo 3-5-2 si distinguono solo gli esterni, come  Letizia e Gabriel Silva. E dall'unico vero spunto dell'ex Udinese  è arrivato il gol di Borriello. Fin dalle prime battute si era  capito il copione del match, Roma tutta in avanti e Carpi  rintanato per cercare di ripartire.

 In pochi giri di orologio i giallorossi riescono a concretizzare  azioni e regali della difesa biancorossa, il cui muro regge solo  20'. In mezzo c'è anche un tentativo di Borriello su cui De  Sanctis riesce a deviare in angolo e l'infortunio di Keita  sostituito dal francese Vainqueur. Poi è Roma-show, con tre gol  in 7': ad aprire le danze è Manolas (gol che compensa l'autorete  con la Samp), poi bissa Pjanic su punizione (la nona in totale,  solo Pirlo ha fatto meglio di lui dal 2011) e il gol di Gervinho  che non segnava dal 4-2 sull'Inter del 30 novembre 2014. Il Carpi  resta a galla grazie a Borriello che al 34' l'1-3 di testa dopo  aver eluso la marcatura di De Rossi.   Nella ripresa Castori inserisce un centrocampista, Di Gaudio, al  posto di un difensore, Romagnoli. Garcia lascia invece negli  spogliatoi Dzeko in vista della trasferta di Borisov contro il  Bate. Dentro Francesco Totti. Al 6' il capitano si invola e dopo  mezzo campo in velocità prova a beffare Brikic, sulla deviazione  piomba Salah che segna il terzo gol in giallorosso.   L'allungo costa però caro all'ormai 39enne capitano giallorosso  che accusa un sospetto strappo muscolare e al 10' Garcia deve  ricorrere a Iturbe. Il pokerissimo lo sigla Digne di testa su  cross di Maicon da destra. Nel finale ci sarebbe gloria per Matos  ma l'ex viola spara addosso a De Sanctis il rigore conquistato da  Di Gaudio. Si chiude con i tifosi del Carpi che intonano cori  contro Lotito (per via dell'intercettazione con Iodice tesa ad  evitare la promozione di Carpi e Frosinone in A lo scorso anno) e  i pochi tifosi giallorossi che approvano.

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