ROMA. La notte di Singapore ha portato l'euforia in casa Ferrari, che ha ottenuto finora il massimo auspicato a inizio stagione, tre vittorie, ma l'immediato impegno in Giappone non lascia nemmeno il tempo di sognare, per "rendere possibile l'impossibile", come ha detto Sebastian Vettel dopo il trionfo. La SF15-T, imprendibile per le Mercedes tra le curve di Marina Bay, non è ancora al loro livello su piste veloci come Suzuka e sembra quindi difficile poter rivedere il film di ieri. A giocare a favore delle Rosse può arrivare il meteo, facilmente piovoso, come drammaticamente ricorda l'incidente di cui rimase vittima la scorsa stagione Jules Bianchi, morto a luglio dopo nove mesi di coma.
A sei gare dalla fine del campionato, Vettel ha 49 punti di distacco dal capofila Lewis Hamilton e solo otto da Nico Rosberg. La corsa al titolo resta un'utopia, a meno di un crollo nella affidabilità delle Mercedes. Il boss tedesco, Toto Wolff, cerca di evitare una crisi di nervi nella sua scuderia, sottolineando di essere a capo di "un team solido, con una vettura solida e un motore solido", imputando la debacle del weekend ad una concomitanza di circostanze negative, legata soprattutto agli pneumatici supersoft. Il tarlo del dubbio, sollecitato dalle prestazioni in netta crescita della Ferrari, si è comunque instillato tra i piloti Mercedes, specie in un Rosberg incapace di tornare sotto al compagno di squadra e ora particolarmente esposto al contropiede di Vettel.
In Giappone, la Pirelli porterà solo gomme dure e medie, con cui le Frecce d'Argento non hanno problemi, oltre ovviamente alle dotazioni da pioggia, che a quanto sembra potrebbero venire utili già venerdì per le prove libere. Vettel sul bagnato tiene giù il piede come pochi e anche Hamilton è un mago sotto l'acqua ma la pioggia annullerebbe quasi il gap di prestazioni su un circuito veloce tanto quanto Spa e Silverstone, dove ha trionfato in entrambi i casi l'inglese. La Ferrari attuale, dopo gli ultimi aggiornamenti, è comunque un'altra vettura e lo sviluppo continuerà grazie alla possibilità di "spendere" altri gettoni per le prossime prove.
Dopo il Giappone, il circus si trasferirà in Russia, dove la Pirelli porterà quest'anno gomme soft e supersoft come a Singapore, un teorico vantaggio per la macchina di Maranello. I successivi tre Gran Premi si correranno nelle Americhe, in Texas, Messico (nuovo) e Brasile, piste sulla carta più adatte alle caratteristiche della Mercedes, mentre l'ultima corsa si disputerà nel caldo di Abu Dhabi. I tifosi Ferrari ricordano ancora la beffa mondiale del 2010, quando a Yas Marina l'allora giovanissimo Vettel con la Red Bull strappò il titolo in extremis a Fernando Alonso, e per ora si limitano a favoleggiare una grande rivincita affidata proprio al tedesco, già comunque totalmente perdonato, come si è visto a Monza.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia