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Atletica: ubriaco dopo l'oro, paga il taxi con la medaglia e poi la perde

E' l'avventura del polacco Pawel Fajdek, neocampione del mondo nel lancio del martello a Pechino. Ha dovuto faticare non poco per dimostrare di aver smarrito il prezioso trofeo, poi recuperato

ROMA. Vincere l'oro, festeggiarlo, ubriacarsi, usare la medaglia per pagare il taxi, per poi scoprire di averla 'persa", chiamare la polizia e recuperarla. Per il polacco Pawel Fajdek, neocampione del mondo nel lancio del martello a Pechino, la vera fatica - una sorta di decathlon della sfortuna - è stata dopo la gara che lo ha portato sul gradino più alto del podio. A raccontare la sua storia Marca on line.

Fajdek ha vinto la sua gara e poi si è dedicato ai festeggiamenti in un ristorante della capitale cinese. In preda ai fumi dell'alcool, ha preso un taxi per tornare in albergo e al momento di scendere ha pagato con la prima cosa preziosa che si è ritrovato tra le mani.

Poi in camera la scoperta: il campione polacco ha chiamato la polizia di Pechino, ha denunciato di aver smarrito la medaglia d'oro e una volta rintracciato il numero del taxi ha dovuto faticare non poco per dimostrare di aver smarrito il prezioso trofeo.

«Mi ha pagato con quella medaglia», ha insistito l'autista. Alla fine, medaglia e medagliato si sono però ritrovati.

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