TORINO. La ventunesima tappa, in programma domani da Torino a Milano (per un totale di 178 chilometri), chiuderà il 98° Giro d'Italia di ciclismo, partito il 9 maggio da San Lorenzo al mare, in provincia di Imperia.
L'avvicinamento dalla città della Mole al capoluogo meneghino è completamente pianeggiante, attraverso la pianura Padana. Strade larghe, prevalentemente rettilinee, con pochi abitati da attraversare, dove gli organizzatori segnalati i consueti ostacoli urbani (rotatorie, dossi e spartitraffico).
L'ingresso dei corridori a Milano avverrà da via Pero ed Expo, poi s'immetteranno nel circuito finale, che dovranno percorrere per sette volte, con arrivo in corso Sempione. Il circuito finale misura 5.350 metri e si snoda su viali larghi, ben pavimentati, attorno al Vigorelli e alla Fiera di Milano city. Sarà intervallato da 8 curve e 4 semicurve, supererò in due occasioni (perpendicolarmente) le rotaie del tram.
Il rettilineo finale di un chilometro in asfalto è largo 8,5 metri. Quattro le province interessate dalla tappa di domani: le piemontesi Torino, Vercelli e Novara, poi l'arrivo in Lombardia nel comprensorio di Milano. Due i traguardi volanti: il primo dopo 86,6 chilometri, a Novara; il secondo dopo 156,6 chilometri, in corso Sempione, alla fine del terzo giro.
La partenza verrà data da largo Damiano Chiesa, strada di Settimo, alle 12,30, dopo il ritrovo in piazza Solferino, a Torino (10,50-12,05); l'arrivo è fissato in corso Sempione, a Milano, ed è previsto fra le 17 e le 17,30. In ben 84 occasioni, il capoluogo della Lombardia è stato scelto come sede d'arrivo di una tappa del Giro d'Italia di ciclismo.
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