GENOVA. Puniti per lo spreco ma anche per la scarsa serenità in campo dovuta a decisioni arbitrali opinabili i doriani, esaltati dal risultato (1-0 con gol di Gentiletti) gli uomini di Pioli lanciati verso la Champions e caricati per i prossimi appuntamenti di Coppa Italia e, soprattutto, per il derby della Capitale. Non era serata per gli uomini di Mihajlovic che sperava, nel giorno del compleanno di Vujadin Boskov, di giocarsi alla pari i residui sogni europei confidando, per sfatare il tabù Lazio contro la quale non ha mai vinto, nel modulo consolidato affidando l'attacco a Muriel e Eto'o. Pioli, per la partita che alla fine gli ha assicurato un'ottima carica emotiva ha consegnato la regia a Ledesma e armato le bocche da fuoco schierando Anderson a destra, Klose centrale e Candreva a sinistra.
Ritmi elevati in inizio di partita con la Lazio a trazione anteriore e la Samp compatta a respingere l'assalto al fortino. Molto aggressivi nei primi minuti gli uomini di Pioli controllati non senza fatica dalla Sampdoria. Klose, Anderson e Candreva cambiano spesso posizione togliendo punti di riferimento alla difesa blucerchiata che però resiste bene al mélange dell'attacco laziale. La Samp aspetta l'occasione per ripartenze potenzialmente pericolose ma al 22' pt è Candreva a avere la prima vera occasione di sbloccare il risultato con un rasoterra a incrociare che però trova Viviano attento. La Lazio è più aggressiva: al 31' pt con un contropiede perfetto Felipe Anderson scappa sulla sinistra, crossa al centro ma c'è Romagnoli che anticipa tutti rischiando l'autogol. Viviano salva capra e cavoli. Continua il rovesciamento dei fronti per una gara che almeno nella prima frazione è sembrata molto equilibrata. La Samp cresce man mano che il cronometro avanza e tenta di forzare la situazione con Soriano, gran diagonale per lui fuori di poco. Risponde ancora Anderson ma trova Viviano. Al 43' pt ancora Sampdoria con una splendida azione di 'Trottola' De Silvestri sulla destra che crossa per Obiang tutto solo. Il Professore però sbaglia clamorosamente e manda la sfera oltre la rete a porta sguarnita. Un erroraccio che peserà sul risultato.
Nessun cambio nella ripresa e la Lazio spinge subito sull'acceleratore schiacciando la Sampdoria nella propria metà campo. La Samp prova a reagire con Eto'o che conquista palla e da solo, partendo da metà campo e sul filo del fuorigioco, cavalca fino all'area presidiata da Berisha sbagliando clamorosamente sotto rete e facendo ammutolire il Ferraris. Dice il saggio che a forza di sbagliare il gol prima o poi ne becchi uno e così è: al 9' st Gentiletti raccoglie il cross preciso di Ledesma e batte Viviano. Mihajlovic si convince che la partita è diventata troppo veloce per Eto'o. Manda Bergessio a scaldarsi e rafforza la linea di centrocampo sostituendo Acquah con il giovanissimo Rizzo. La Samp ci prova a trovare un pareggio che sembra impossibile ma è imprecisa e le decisioni di Mazzoleni non sempre aiutano a far mantenere nei giocatori blucerchiati la calma necessaria per la concentrazione come ben sa Palombo, stasera non al meglio. Pioli sostituisce Klose, che ha fatto un ottimo ma defatigante lavoro di sponda, con Filip Djordjevic. E proprio Djordjievic fa sudar freddo la squadra di Mihajlovic al 29' st che, dopo un contropiede, tocca verso Viviano. Devia Rizzo. La Lazio vuol mantenere il risultato, la Samp adesso sembra meno concentrata: Muriel inesistente, non raccoglie l'ottimo suggerimento di De Silvestri. I blucerchiati lasciano troppo spazio ai veloci contropiede della Lazio ancora con Candreva. La stanchezza si fa sentire nelle gambe delle due squadre: Pioli fa uscire l'ottimo Candreva per Mauri e Mihajlovic tenta la carta Okaka quando mancano 10' alla fine della gara. Al gran sinistro di Parolo che finisce a lato della porta difesa da Viviano risponde il tentativo impreciso di Bergessio che gira di testa. Non inquadrando la porta, un bell'assist di Muriel. Gli uomini di Mihajlovic ci provano in tutti i modi ma non è serata. Pioli esulta ancor prima del fischio finale: la Lazio torna seconda, seppur per una notte, lanciata verso la Champions.
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