ROMA. Previsioni rispettate, il Barcellona volerà a Berlino per giocare l'8/a finale della sua storia nella massima competizione europea, un tempo Coppa Campioni e adesso Champions League. Dopo il 3-0 del Camp Nou e lo show di Messi, era difficile ipotizzare che il Bayern Monaco riuscisse nell'impresa, anche se Pep Guardiola aveva il dovere di crederci nonostante abbia dovuto regalare agli avversari tre campioni come Robben, Ribery e Alaba, fattore fra quelli decisivi di questa doppia sfida.
Nel magnifico scenario dell'Allianz Arena i tifosi bavaresi si sono illusi soltanto all'inizio, quando al 7' Benatia, intervenendo di testa su corner dalla destra, ha portato in vantaggio i padroni di casa. Ma la speranza è durata poco, perchè le micidiali ripartenze del Barcellona, e qualche distrazione della coppia centrale difensiva del Bayern, hanno provocato prima il pari e poi il vantaggio degli ospiti. Al 15' Messi ha servito Suarez sul filo del fuorigioco e questi, pur essendo in buona posizione, ha visto Neymar libero e lo ha servito per il più comodo dei gol.
Quattordici minuti dopo bis del fenomeno brasiliano, andato a segno di destro dopo essere stato servito ancora da Suarez, il quale ha poi deliziato il pubblico anche con un 'sombrero' di tacco ai danni dell'esterrefatto Benatia. Ma a fine primo tempo Suarez è rimasto negli spogliatoi, sembra per un risentimento muscolare, e il suo posto è stato preso da Pedro. Da annotare, nei primi 45', anche un intervento decisivo di Ter Stegen su conclusione dell'irriducibile Lewandowski. Il secondo tempo è stato giocato per onor di firma, perchè era già chiaro chi fosse il qualificato alla finale. Ma il Bayern ha tirato fuori l'orgoglio perchè non ci stava a perdere in casa e ha spinto trascinato da Lewandowski. Proprio il polacco ha tirato fuori dal proprio bagaglio tecnico una giocata 'alla Van Basten', danzando sul pallone prima di piazzarlo alle spalle di Ter Stegen.
Un quarto d'ora dopo Muller, poco incline alla rassegnazione, ha segnato con tiro 'a giro' su tocco di Schweinsteiger, e senza eccessiva opposizione da parte dalla difesa catalana. Occasione sprecata, invece, per il Barcellona, con Neymar che si è liberato di un avversario con una splendida giocata ma poi, invece di tirare, ha cercato di servire Messi che non ci è arrivato. Ora il Barcellona giocherà una nuova finale, la prima di Luis Enrique allenatore, e sogna il 'triplete' essendo anche in testa al campionato (che ora si ferma per sciopero) a due giornate dal termine e in finale della Coppa del Re di Spagna, che giocherà al Camp Nou contro l'Athletic Bilbao. Per i 'tre tenori', il fantastico tridente Messi-Suarez-Neymar che in questa stagione ha già segnato 114 reti, ovvero il 69% della produzione offensiva della sua squadra sarà un'altra occasione di scatenarsi e magari realizzare un altro sogno, Real Madrid o Juve permettendo.
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