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Show di Messi, il Barcellona ne fa 3
Il Bayern dell’ex Guardiola al tappeto

ROMA. Solo i colpi di un genio del pallone potevano decidere la sfida Champions tra Barcellona e Bayern Monaco. E Leo Messi gioca nel Barcellona. Due reti, due perle in quattro minuti quando lo 0-0 nella semifinale di andata sembrava deciso, portano la firma dell'argentino. Nel recupero, poi, il gol in contropiede di Neymar, per un 3-0 che permette ai catalani di sentirsi già con un piede e mezzo a Berlino. Ma è stato soprattutto Messi ad inventare l'uno-due che ha mandato i tedeschi di Guardiola al tappeto. Prima un sinistro rasoterra, poi un pallonetto al gigante Neuer, dopo aver steso Boateng con una finta. Giochi di prestigio che hanno incantato il Bayern, che fino al 32' della ripresa non aveva sfigurato, cercando di contenere le percussioni del trio-meraviglia Messi-Suarez-Neymar, per poi ripartire in contropiede.

A sorpresa Guardiola parte lasciando in panchina Goetze e schiera una formazione più coperta davanti, con Thiago Alcantara in appoggio a Lewandowski e Mueller. All'ingresso delle squadre spettacolare la coreografia del Camp Nou tutto colorato di blaugrana. Fin da subito la sfida è una vetrina colma di pietre preziose. Nei primi 20 minuti brillano soprattutto quelle del Barcellona (complice l'ardita difesa a tre di partenza del Bayern): le magie di Messi, i guizzi di Suarez, l'eleganza di Iniesta, gli slalom di Neymar sono un rischio costante per la porta di Neuer. Che al 12' è miracoloso, respingendo di piede il diagonale quasi a colpo sicuro del 'Pistolero' Suarez, scattato sul filo del fuorigioco.

Guardiola capisce che per avere la superiorità a centrocampo rischia troppo dietro e ridisegna la linea arretrata, passando a quattro. Dopo un avvio in apnea, finalmente il Bayern respira ed al 18' Lewandowski - 'mascherato' per proteggere naso e mandibola fratturati - è un pelo in ritardo sul cross velenoso di Mueller e manda a lato. Ma l'iniziativa rimane del Barcellona, che pressa e riparte in ogni zona del campo. Ed al 39' è ancora il piedone destro di Neuer a dire di no, questa volta al tiro di Dani Alves. Il tempo si chiude sull'ennesimo assalto guidato da un Messi ispirato.

L'equilibrio non si spezza in avvio di ripresa. Nel Barca cresce Neymar. E proprio dallo scambio tra il brasiliano e Messi, al 7', arriva il tiro centrale che Neuer blocca. Ci prova Thiago Alcantara, ma anche Ter Stegen c'è. Luis Enrique chiede ai suoi di provare la conclusione più rapidamente ed in effetti i giocatori in blaugrana a volte esagerano con la ricerca del fraseggio, facilitando il lavoro dei difensori. Serve l'acuto di un marziano. Arriva al 32' quando Daniel Alves ruba palla sulla trequarti del Bayern e serve Messi al limite dell'area. Il numero 10 scocca un potente sinistro che si infila sul primo palo non lasciando scampo a Neuer. E tre minuti dopo il raddoppio: l'argentino mette a sedere Boateng con un repentino cambio di direzione e batte in uscita Neuer con uno 'scavetto' di destro. Sono 77 reti in Champions Il 3-0 di Neymar è probabilmente la pietra trombale sulle speranze del Bayern di giocare la finale in Germania.

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