MARANELLO. Dall'Australia al Bahrain per far vedere che la Ferrari è tornata e che potrà dire la sua per tutta la stagione. È il verdetto delle prime quattro gare del Mondiale di Formula 1 che ora si fermerà per tre settimane per poi sbarcare in Europa in occasione del Gran Premio di Spagna sul circuito di Montmelò vicino a Barcellona. Un periodo abbastanza lungo per permettere ai vari team di ricaricare le batterie e alla Ferrari di spingere ancora sullo sviluppo per continuare la rincorsa alla Mercedes. A Maranello sono al lavoro da tempo per ridurre il gap con le Stelle d'Argento e a giudicare dai risultati (una vittoria e tre podi in quattro Gp) sono sulla strada buona per dare presto a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen una vettura che possa lottare alla pari in ogni condizione con quella a disposizione di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. «Voglio ringraziare tutte le persone che a Maranello sono state capaci di lavorare non solo sullo sviluppo del motore, ma su ogni singola parte della vettura - ha detto il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene dopo la gara in Bahrain - realizzando in tre mesi quello che normalmente ne avrebbe richiesti sei. Non posso sapere se raggiungeremo le Mercedes, ma certamente mi piace l'idea di poter mettere loro pressione. In gara in Bahrain eravamo consapevoli del divario fra noi e loro e per questo motivo abbiamo scelto una strategia aggressiva, ma va detto che rispetto alle prove sulla durata del venerdì, dove eravamo andati molto bene, la temperatura era molto più bassa e abbiamo dovuto adattarci di conseguenza». Una Ferrari che una volta assicurato lo status di seconda forza del campionato punta a dare sempre più filo da torcere alle Mercedes grazie al maggior numero di gettoni per lo sviluppo e all'armonia ritrovata nel team con l'addio a Fernando Alonso e il benvenuto al quattro volte campione del mondo Vettel, grande amico di Raikkonen. Una situazione all'interno dei box del Cavallino Rampante molto diversa rispetto alla Mercedes dove la coabitazione tra Hamilton e Rosberg si fa sempre più dura e l'uscita del tedesco nella conferenza stampa Fia in Cina (Rosberg ha accusato Hamilton d'aver condizionato la sua gara rallentando il ritmo ad arte) è solo l'ultimo di una serie di colpi bassi tra i due. Liti e incomprensioni di cui la Rossa potrebbe approfittare nel corso del Mondiale che unite alle maggiori possibilita« di sviluppo (10 gettoni contro 7) potrebbe far pensare anche a qualcosa di più di singole vittorie e podi. Un primo serio passo avanti sul fronte dello sviluppo per la Ferrari dovrebbe vedersi in occasione del Gp del Canada dove la Rossa potrebbe presentarsi con un super motore, mentre un altro step per nuove evidenti migliorie potrebbe essere pronto per settembre con il Gp di Monza. Sviluppi che se funzionassero, come sperano i cuori ferraristi, meglio di quelli che la Mercedes metterà in pista a Maranello potrebbero cominciare a sognare di tornare a vincere qualcosa d'importante molto prima de previsto.