ROMA. Dopo l'exploit in Malesia la Ferrari tenterà di confermarsi in Cina dove, però, sulla carta le caratteristiche del circuito di Shanghai sono meno favorevoli rispetto a quelle di Sepang. Sulla pista malese la Rossa ha messo in luce il ritrovato feeling con le gomme in condizioni estreme, un vantaggio che domenica sarà meno evidente. ''Il gap con la Mercedes non è stato ancora colmato, ma la Ferrari se la potrà giocare in tutte le gare quest'anno - sostiene Paolo Filisetti, commentatore e esperto di tecnica della Formula 1, parlando delle possibilità di riconfermarsi della Rossa già a Shanghai - Quello del Gp di Cina non è uno dei circuiti più favorevoli alla Ferrari per le caratteristiche e il lungo rettilineo, ma la confermerà di essere molto forte sul passo gara''.
Sul circuito di Shanghai la Pirelli porterà le medie e le soft come già fatto nella prima gara in Australia all'Albert Park di Melbourne. ''Il vantaggio sulla miglior gestione delle gomme - fa notare Filisetti - sarà meno evidente rispetto alla Malesia dove ci sono condizioni al limite, ma resta. Con le gomme medie e soft portate da Pirelli in Cina la Ferrari potrà comunque fare stint più lunghi e questo è un vantaggio i qualsiasi condizioni''. Condizioni che in Cina dovrebbero vedere una temperatura fra 11 e 15 gradi con il 10% di possibilità di pioggia il giorno della gara e con alta chance di variabilità nel corso del week-end. ''Se la Ferrari non dovesse riconfermarsi in Cina non vorrà dire che la Malesia sia stato un fuoco di paglia - aggiunge Filisetti - la vettura di quest'anno è solida ed equilibrata. Il gap con Mercedes c'e' ancora, ma è innegabile che man mano che la stagione va avanti si colmerà. Di sicuro la Ferrari metterà pressione alla Mercedes che sarà costretta a spingere di più e forse anche ad anticipare alcuni sviluppi. Per quanto riguarda il team di Maranello - conclude l'esperto di tecnica del Circus - dovremmo vedere dal Canada dei consistenti sviluppi sul motore''.
Dalla resurrezione Ferrari ai tormenti dell'ex di Maranello, Fernando Alonso, sul cui incidente restano ancore diverse ombre e vengono fatte continue ipotesi. L'ultima riguarderebbe un errore da parte dell'equipe medica intervenuta sul luogo nelle fasi successive all'impatto. L'ex ferrarista sarebbe stato sedato ben due volte: la prima quando si trovava ancora sul circuito, la seconda nel centro medico dell'autodromo di Montmelò. In altri termini - scrive Auto Motor und Sport - gli sarebbe stata somministrata una dose eccessiva di calmanti alla base della perdita di memoria e del conseguente ricovero prolungato all'ospedale di Sant Cugat del Valles vicino a Barcellona.
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