DORTMUND. «Non è una mia vittoria personale». Lo premette Allegri, gustandosi il trionfo di Dortmund, che ha riportato la Juve tra le grandi della Champions. Il confronto con il ciclo di Conte non gli interessa. «L'ho detto dal primo giorno del mio arrivo a Vinovo - spiega - questa è una squadra che aveva ancora margini di crescita importanti, anche se veniva da 3 anni di successi. E credo che possa ancora migliorare. Questa sera abbiamo sempre giocato con ordine, bene dal punto di vista tattico, essere arrivati ai quarti di Coppa è un grande risultato al quale hanno contribuito tutti, ma possiamo fare ulteriori progressi». Il tecnico incassa i complimenti di Giuseppe Marotta: «Allegri - dice l'ad bianconero - ha grandi meriti, a luglio era stato accolto con molto scetticismo ma ha saputo mantenere il trend di vittorie, portando novità tattiche, facendosi apprezzare per la grande professionalità. Siamo primi nel campionato, in corsa per la Champions e non molliamo la Coppa Italia: a Firenze cercheremo di annullare l'handicap (all'andata la Juve è stata sconfitta 2-1 dai viola, ndr)». Sul rinnovo del contratto del tecnico, Marotta prende tempo: «Godiamoci questa vittoria e concentriamoci sui prossimi impegni, a tempo debito ne parleremo». Morata, ancora in gol contro il Borussia, fa lo spavaldo «Chi uscirà dal sorteggio non ci importa, siamo pronti a giocarcela con qualsiasi avversario». Più cauto Chiellini: «Real, Barcellona e Bayern hanno ancora una marcia in più. Ma - aggiunge il difensore bianconero - per noi i quarti di finale non sono un traguardo, ma un punto di partenza. E vogliamo provare a sfidare anche le squadre più forti». Jurgen Klopp ammette la superiorità della Juventus: «Ci abbiamo provato - dice - ma contro questa Juventus c'era poco da fare. È stata praticamente perfetta, è una delle migliori squadre che abbiamo incontrato».