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Debiti per 218 milioni di euro, il tribunale dichiara fallito il Parma

La situazione debitoria è stata giudicata dai revisori "irreversibile"

PARMA. È stata depositata dal giudice Pietro Rogato la sentenza di fallimento del Parma Fc. Nominati anche due curatori fallimentari: sono i commercialisti parmigiani Angelo Anedda ed Alberto Guoiotto. I debiti complessivi del Parma ammontano a 218.446.754,61 euro, con un patrimonio netto negativo di 46.696.901 euro.  Secondo le informative depositate dalle Guardia di Finanza lo scorso 16 e 17 marzo il Parma Fc ha pure, scrive la sentenza, «un ingente debito sportivo (stimabile allo stato in euro 74.360.912 di cui 63.039.920 nei confronti dei calciatori tesserati, salvi ulteriori e più approfonditi accertamenti».

Per questo motivo, conclude il giudice Pietro Rogato, «lo stato di insolvenza appare conclamato ed irreversibile». Il capitano del Parma Alessandro Lucarelli farà parte del comitato dei creditori del fallimento del Parma Fc insieme alla Colser scrl e alla Iren Mercato Spa. Avrà così un ruolo da interlocutore verso i curatori. Nella sentenza si fa espressamente riferimento anche alla delibera del 6 marzo della Lega Calcio Serie A che «ha rappresentato la propria disponibilità a valutare iniziative che possano consentire al Parma Fc di proseguire il campionato in corso sostenendo, con interventi da concordare con gli organi delle eventuale procedura fallimentare, la fattibilità dell'esercizio provvisorio».

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