ROMA. Il Napoli continua a farsi del male senza approfittare dei reiterati pareggi della Roma. Verona è fatale stavolta anche ai partenopei che si fanno bastonare senza pietà dall'eterno Luca Toni, il goleador che sfida le leggi del tempo e a quasi 38 anni continua a marciare col vento in poppa. Una sua doppietta stende il Napoli portandolo alla terza sconfitta consecutiva in trasferta dopo Palermo e Torino. È questo il risultato più eclatante in una giornata spezzatino che, oltre al posticipo Inter-Catania, rimanda a domani i discorsi sulla volata Champions Fiorentina-Milan, Torino-Lazio e Roma-Sampdoria. La Juventus è ormai un miraggio lontano, sostanzialmente irraggiungibile dopo la vittoria di Palermo che l'ha condotta a +14 in attesa della risposta della Roma e ora i bianconeri possono concentrarsi sul ritorno Champions con il Dortmund. In chiave salvezza basilare successo del Chievo a Genova mentre il Sassuolo maramaldeggia col Parma e l'Atalanta non riesce a superare l'Udinese. Benitez fa riposare a lungo Higuain pensando anche al ritorno di giovedì a Mosca, ma la squadra ha poco mordente e fin dall'inizio il Verona attacca e crea i presupposti di una vittoria che lo traghetta in una zona tranquilla. Toni col fisico, l'astuzia, la classe e i limiti difensivi avversari confeziona una doppietta che lo porta a quota 13 e al 31/o posto all time scavalcando Montella. Il Napoli è stanco e disorientato e solo alla distanza prova a tornare in gara con un palo colpito con una prodezza da Gabbiadini. Un brutto passo falso che conferma il limite del Napoli che riesce a esaltarsi solo negli scontri al vertice. Il colpo grosso in chiave salvezza lo fa il Chievo che approfitta della fase calante del Genoa per vincere 2-0 in trasferta e portarsi fuori dalla zona minata. L'impresa la realizza Paloschi: segna una pregevole doppietta, si porta a 8 nella classifica cannonieri. Nel primo gol riceve palla da Meggiorini e fa secco Perin in sospetto fuorigioco. Il raddoppio viene su errore di Burdisso e assist di Meggiorini. Il Genoa protesta per un possibile rigore su Borriello ma il ko è meritato. Tutto troppo facile per il rodato Sassuolo di Di Francesco che strapazza il Parma di Donadoni, travolto dalla crisi e, nel derby odierno, da un Sansone su di giri: l'attaccante segna il primo gol partendo da una posizione un pò dubbia, raddoppia con un gran tiro su un errore di disimpegno e si procura il rigore trasformato da Berardi e che porta all'espulsione di Mirante. Il Parma pareggia la prima volta me poi finisce 4-1 col sigillo di Missiroli. Piccoli passi insufficienti per Reja al secondo pari di fila sulla panchina dell'Atalanta.La gara con l'Udinese va dimenticata al più presto da entrambe le squadre: tridente argentino contro Di Natale ma di gol neanche l'ombra con i lombardi che finiscono in dieci per l'espulsione di Carmona e sprecano un'occasione per aumentare il margine di sicurezza sul Cagliari di Zeman, che resta di quattro punti mentre il Chievo si è ormai messo in relativa sicurezza.