TORINO. La Fiorentina ha sbancato (2-1) lo 'Stadium', terza squadra italiana dopo Inter e Sampdoria (loro due in campionato) e allontanato l'obiettivo della doppietta campionato-Coppa dei bianconeri, o del triplete, mettendoci anche il sogno Champions di Allegri. Impresa non impossibile ma certo non sarà facile ribaltare il risultato nel ritorno a Firenze. Il mattatore è stato Salah, con una doppietta: un gol per tempo, da campione allo stesso minuto, sempre l'undicesimo.
La lunghissima striscia senza sconfitte in casa dei bianconeri si è fermata dunque a 47 (in tutte le competizioni): l'ultimo a passare era stata il Bayern, nei quarti di Champions di due anni fa. Questa volta a festeggiare sono stati i viola ed i 1.745 tifosi in trasferta. Bell'impresa, quella della squadra di Montella, che ha rischiato davvero solo negli ultimi minuti ed ha ringraziato errori e indecisioni di Pereyra & co. Le squadre erano piene di novità rispetto al campionato, con un turn-over più o meno forzato, ma la Fiorentina ha interpretato meglio la partita. E' in forma ed anche se cambiamo gli uomini, il risultato è sempre ampiamente soddisfacente. Il 4-3-3 di Montella ha stravinto il confronto con lo stesso modulo, cambiato poi da Allegri. Strepitoso Salah, ma eccellente il lavoro di Fernandez, Badelj e Kurtic a centrocampo. Nella Juve, dopo un buon inizio, a singhiozzo Vidal, senza lampi Pogba, troppo impreciso Marchisio.
La Fiorentina è passata con un gol ... alla Bruno Peres. Sulla stessa fascia, come aveva fatto nel derby di Torino l'esterno granata, Salah ha divorato una settantina di metri di campo, si è passato davanti il pallone sbalordendo Padoin e Ogbonna e ha avuto la freddezza di spiazzare Storari con un sinistro alla fine della corsa. Salah ha abbozzato il bis: su un calcio d'angolo la Juve ha perso palla e lasciato campo libero al centrocampista egiziano che però ha rinunciato ad un nuovo sprint. Kurtic ha rischiato il rosso diretto per un'entrata violenta su Coman, ma a far soffrire i bianconeri, e soprattutto Marchisio, è stato Matias Fernandez, vivacissimo nei primi 45'. La Juventus ha riagguantato il pari con un'azione in velocità da manuale: sovrapposizione sulla destra di Ceceres e Pepe, è stato il centrocampista, che ormai ha ripreso i suoi colpi migliori dopo la lunghissima assenza, a calibrare il cross perfetto per l'imperioso stacco di Llorente. Fernandez ha inventato il tiro dal limite che Storari è riescito ad alzare in angolo e, sull'azione successiva, i viola hanno messo scompiglio nell'area bianconera ma sparando a salve. Coman dopo il colpo subito da Kurtic è stato costretto ad uscire ed Allegri l'ha cambiato con Tevez.
La Fiorentina ha insistito, è andata al tiro 5 volte nei primi 10' della ripresa e si è riportata avanti su un errore di Marchisio, sfruttato benissimo da Salah, sempre incontenibile per i bianconeri. Allegri ha tolto Llorente e messo Morata per dare più brio all'attacco ed il centravanti bianconero ha servito subito l'assist per Tevez, ma la girata dell'argentino è stgata debole e Neto ha parato. Ilicic appena entrato ha spolverato il palo, Pereyra ha clamorosamente sbagliato il pareggio poi Ogbonna ha fermato Diamanti.
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