MILANO. Una Fiorentina eroica, rimasta in nove, batte l'Inter per 1-0 grazie alla rete del sorprendente Salah e alle parate di un grande Neto. Montella esegue tutte e tre le sostituzioni e non può più rimediare agli ulteriori infortuni (Tomovic e Savic, dopo Babacar). I viola si portano a ridosso del quartetto di testa con 42 punti ed espugnano San Siro dopo 16 anni. L'Inter interrompe il ciclo di vittorie e resta lontana quattro lunghezze dalla zona Europa League. Roberto Mancini si dice soddisfatto della prova, ma la scelta di lasciare Shaqiri in panchina a favore di un evanescente Kovacic desta più di un dubbio. Con l'ingresso dello svizzero al 20' della ripresa, i nerazzurri si fanno più pericolosi e c'è qualche rimpianto perchè la sua squadra ha avuto due occasioni per pareggiare, sciupate da Icardi e Palacio. A nulla serve l'assedio dell'Inter, il risultato non cambia nei 6' di recupero assegnati dall'arbitro. Nel complesso la Fiorentina ha mostrato più qualità, si è saputa difendere senza perdere la testa. L'Inter a tratti è stata poco aggressiva, piatta, poco convinta. Mancini deve fare autocritica: con Shaqiri titolare sarebbe stata forse un'altra partita. Dall'Europa League al campionato, dall'Athletic Bilbao al Napoli, invece, è sempre il Torino a fare festa. A regalare ai granata la vittoria, la prima di Ventura contro i partenopei, è un colpo di testa di capitan Glik che, con il sesto gol in campionato, permette alla sua squadra di centrare il dodicesimo risultato utile consecutivo. E ferma la rincorsa al secondo posto del Napoli, che può recriminare soltanto per il palo colpito da Gabbiadini. Troppo poco per la squadra di Benitez, che sognava l'aggancio alla Roma e subisce invece la seconda sconfitta consecutiva in trasferta dopo quella di Palermo. Un passo falso che non si addice ad un top club con ambizioni da Champions League. Bravo il Torino, apparso più convinto, ad ingabbiare per tutto il primo tempo Hamsik e compagni con quel 'tiki-takà che esalta le doti di palleggio dei suoi difensori. E poi, trovato il gol del vantaggio nel miglior momento dell'avversario a chiudersi a protezione della porta di Padelli. È l'ennesimo miracolo di Ventura, che rilancia la freccia Bruno Peres e non rinuncia alla qualità di El Kaddouri, in grande spolvero in questo periodo, cui unisce i muscoli di Farnerud.