MODICA. Acireale-Modica comincia presto. Quando, in mattinata, arriva un comunicato del sindaco di Modica che si dice "sorpreso" del fatto che la squadra rossoblu abbia deciso di non venire ad Acireale per protesta contro il caos che regna in società, con stipendi non pagati e presunti crediti nei confronti del Comune ibleo. Ma chi contava già nei tre punti a tavolino viene deluso: il Modica ad Acireale ci arriva, seppure con una squadra imbottita di ragazzini e in ritardo. In condizioni comunque tali che la squadra di mister Ricca, in una situazione normale, non avrebbe difficoltà a fare comunque sua la vittoria.E invece, viene giù a piovere. Una pioggia fitta e intensa che in poche ore trasforma il già disastrato terreno di gioco del Tupparello in una fangaia. Ci si prova, anche, a giocarla la partita: l'arbitro fa iniziare il match, si gioca un primo tempo in cui non succede quasi nulla (un'occasione per Truglio, e basta), perché nulla può succedere, visto che la palla non rimbalza, non scorre e più che una partita di calcio sembra una gara di pallanuoto. Così il secondo tempo neanche inizia: l'arbitro dice che non si può giocare e rinvia la partita a data da destinarsi, probabilmente giorno 4 marzo.
Ed è botta e risposta tra il presidente dimissionario del Modica calcio Pietro Bellia e parte della dirigenza e l'amministrazione di Palazzo San Domenico. Il massimo responsabile del sodalizio rossoblù con un comunicato ha rassegnato le dimissioni e deciso di non affrontare la trasferta di Acireale adducendo come motivazione le promesse disattese da parte dell'amministrazione comunale che non ha ancora elargito la somma di 15.000 euro relativa al progetto "La Scuola Tifa Rossoblù" approvato con la delibera 365 dalla Giunta comunale, oltre i 10.000 euro promessi verbalmente dal sindaco, quando la dirigenza rilevò la società accollandosi anche i debiti. Somme che sarebbero servite a completare in modo dignitoso la stagione. A stretto giro di posta è arrivata la risposta dell'Amministrazione comunale. «Si vuole scaricare ad altri la scarsa capacità gestionale - spiega il sindaco Ignazio Abbate - l'amministrazione non è debitrice verso il Modica calcio, anzi a più riprese e in varie forme ha aiutato la dirigenza più di quanto si potrebbe fare in questo momento. È la società che deve mantenere la squadra e il comune cercherà con l'aiuto di sponsor privati di non far scomparire il calcio a Modica».
Ra.Mu.-C.Lab.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia