FIRENZE. Il settimo gol in campionato di di Adem Ljajic, ex di turno, non è servito alla Roma per espugnare Firenze e restare in scia alla Juve. Anzi i punti di distacco dai bianconeri sono diventati ben sette e parlare di fuga da parte della squadra di Allegri non è campato in aria. Anche perchè i giallorossi sembrano ormai malati di pareggite: con l'1-1 ottenuto questa sera al Franchi, peraltro in rimonta visto che la Fiorentina ha chiuso il primo tempo in vantaggio grazie al gol del ritrovato Mario Gomez, sono ben quattro i pareggi (tre di fila) nelle ultime cinque partite. Un ruolino che classifica alla mano rischia fortemente di compromettere il sogno-scudetto. Non bastasse, nel corso della gara si è fatto male Strootman al ginocchio operato l'anno scorso e nei minuti di recupero si è infortunato anche De Rossi. Quanto a Montella, ha cullato il sogno dell'impresa dopo un bel primo tempo della sua squadra e può consolarsi con il primo punto conquistato sui giallorossi dopo 6 ko di fila, la conferma di Gomez e quel terzo posto che in attesa di Napoli-Genoa resta a tre punti. La Fiorentina è passata al 19' del primo tempo con uno dei suoi giocatori più attesi, Mario Gomez: rivitalizzato dalla doppietta segnata all'Atalanta in Coppa Italia, spezzando un digiuno che durava da mesi, l'attaccante tedesco ben appostato davanti a De Sanctis, tenuto in gioco da un difensore giallorosso, ha messo il piede giusto nel momento giusto. I viola avevano già sfiorato il gol poco prima con un'inzuccata di Gonzalo Rodriguez respinta sulla linea da De Rossi. Mentre la Roma agiva solo a fiammate, senza grande ordine e lucidità, lasciando spesso l'iniziativa agli avversari. Il vantaggio dava ulteriore carica ad una buona Fiorentina che andava vicina al raddoppio con Basanta. I giallorossi apparivano in difficoltà, nervosi e incapaci di reagire fino al colpo di testa al 31' di Nainggolan (rientrato dopo la squalifica, così come De Rossi) su cui Tatarusanu faceva una super parata, prima e unica nei primi 45'. L'infortunio Strootman costringeva la Roma a giocare in 10 per qualche minuto, fino all'ingresso di Pjanic, La Fiorentina chiudeva il tempo in attacco ma Tomovic e Mati Fernandez sprecavano il bis. Errori costati caro visto che la squadra di Garcia affrontava la ripresa con ben altro piglio riuscendo a pareggiare subito con Ljajic (assist di Iturbe) che da buon ex non esultava. Era il momento migliore dei giallorossi, la Fiorentina appariva in affanno e lo scatenato Iturbe andava vicino al raddoppio. Ma come la Roma rifiatava tornavano a farsi sotto i viola e i continui capovolgimenti rendevano la sfida, non ben diretta da Banti, intensa e in bilico fino alla fine. Iturbe teneva in costante ansia gli avversari, Pasqual sprecava malamente un ghiotto contropiede. Intorno alla mezz'ora Montella inseriva Babacar per un Gomez ancora in partita (il tedesco non è sembrato gradire il cambio), Garcia rispondeva richiamando Totti (così così il capitano nel primo tempo, come tutta la Roma, più ispirato nella ripresa) e schierando Destro. Finale col brivido: Ljajic lambiva la traversa, De Sanctis deviava in angolo su Tomovic. Finiva 1-1, giusto così ma quanti rimpianti.