MILANO. Sei punti dal terzo posto, due dall'Europa League. È la classifica a dare l'immagine di quanto sia promettente la stagione dell'Inter. Ora la Champions non è più un sogno, ma un obiettivo raggiungibile per quanto difficile. Anche la squadra ne ha coscienza e lo ha dimostrato nelle ultime due partite, scendendo in campo con carattere e un'idea di gioco propositiva ed efficace. I tifosi nerazzurri hanno sofferto e poi gioito con la Juventus e si sono divertiti per 90' a San Siro contro il Genoa. Serviva solo del tempo a Roberto Mancini per prendere in mano la squadra, studiare la rosa a disposizione, trovare la chiave per farla rendere al meglio, conferirgli un gioco offensivo e, individuati i punti critici, avanzare richieste al presidente Thohir. I fischi del Meazza sono un ricordo, l'atteggiamento da provinciale ormai archiviato. La scelta di Thohir, così improvvisa e inaspettata, di esonerare Mazzarri e puntare su una vecchia conoscenza interista per guidare la squadra, si sta dimostrando corretta. Mancini però non si accontenta di così poco. Per il tecnico di Jesi è solo il primo passo verso la giusta direzione. Ha capito che Guarin riesce a dare il meglio di sè nella linea mediana davanti alla difesa, che Podolski era l'esterno che mancava, che Hernanes sta recuperando la forma, che Palacio riesce a compensare il dolore alla caviglia con la voglia di tornare ad essere decisivo. L'argentino è ad Amsterdam per un ulteriore consulto medico che si spera possa risolvere il problema alla caviglia che l'attaccante si trascina fin da questa estate. Ma un'eventuale operazione chirurgica obbligherebbe il club a correre ai ripari, o ricucendo il rapporto con Osvaldo anche se Mancini non sembra disposto a porgere la mano e per l'italoargentino hanno già fatto offerte Genoa e Cagliari, oppure trovando qualche buona occasione nel mercato invernale. Mosse e decisioni importanti per costruire un'Inter in grado di continuare per la strada intrapresa, quella che fa divertire, che crea gioco, che avvicina alla Champions, quella indicata da Roberto Mancini.