PALERMO. La cosa bella è che c'erano tutti. Non mancava proprio nessuno. Nello scontro diretto che avrebbe potuto issare il Telimar in vetta alla classifica arriva una batosta terrificante per i siciliani letteralmente surclassati da un Civitavecchia che ha dominato l'incontro. Una disfatta, uno sfacelo di proporzioni inimmaginabili, una sconfitta non solo per il punteggio ma perché i rossocelesti si sono permessi il lusso di far entrare (e segnare;) gente come Quaglio o Pimpinelli che difficilmente vedono l'acqua il sabato. Difficile trovare aggettivi per una battuta d'arresto del genere. A gravare sulla prestazione dei palermitani, va detto, l'infortunio di Sansone che ha lasciato gli ospiti con un portierino del ’97, Adelfio, reo di un paio di papere grossolane prima di ritrovare di nuovo la via della panchina. A metà terzo quarto, però, Sansone si è dovuto arrendere ed Adelfio è tornato in acqua completando la giornata no.
Questo doppio cambio tra i pali non deve sminuire i meriti del Civitavecchia che ha letteralmente preso a pallonate gli ospiti. Un Telimar troppo brutto per essere vero, una formazione capace di segnare il gol del 5-1 con Zubcic dopo 10' ed il successivo sull'11-1. Il terzo gol del Telimar è arrivato sul 17-2. Il Civitavecchia ha giocato alla grande inanellando la settima vittoria di fila. I padroni di casa sono scesi in acqua con la giusta concentrazione, il giusto modo di approcciarsi alla partita ed, una volta sbloccato il risultato con Castello, sono riusciti a forzare in continuazione il blocco difensivo avversario arrivando con facilità immensa a battere Sansone. Nel secondo quarto Sansone fa posto ad Adelfio, Zubcic realizza il 5-1, il Telimar sembra avulso dalla situazione. Serve sprofondare fino all'11-2 e poi al 17-3, fino al 21-6 finale. «Sono veramente vergognato per questa indecorosa prestazione - commenta a fine gara il presidente Marcello Giliberti - siamo stati inguardabili dal primo all'ultimo minuto, sbagliando tutto, sia in termini di approccio, che di gestione tecnico-tattica della partita. Il Civitavecchia, giocando con grinta e maturità, ci ha schiacciati, meritando la leadership e ridimensionando con grande veemenza le nostre ambizioni».
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