NEW YORK. Gli Stati Uniti puntano su Boston per le Olimpiadi del 2024. La città del Massachusetts la spunta non senza qualche sorpresa sulle altre papabili americane alla candidatura, ossia Los Angeles, San Francisco e Washington. E si affianca a Roma, l'unica altra città già ufficialmente candidata a rincorrere il sogno olimpico. La Germania dovrebbe schierare Amburgo o Berlino, e sono attese anche candidature francesi e ungheresi. Non e' esclusa inoltre un ingresso in campo del Sudafrica, che diventerebbe subito una delle favorite perche' si tratterebbe, laddove scelta, della prima volta assoluta per i Giochi in Africa. Il Comitato Olimpico Internazionale decidera' chi ospitera' le Olimpiadi nel 2017. A Boston spetta il compito di rilanciare le speranze degli Stati Uniti, dopo che i due precedenti tentativi recenti 'made in Usa' - quello di New York 2012 e Chicago 2016 - non sono andati a buon fine. L'ultima volta che la superpotenza americana ha ospitato i giochi olimpici fu nel 1996, con la controversa scelta di Atlanta. Boston ha avuto la meglio sulle altre città statunitensi pretendenti al termine di una lunga riunione dei 15 membri del Comitato Olimpico statunitense (USOC) all'aeroporto di Denver. Dopo l'incontro le citta' candidate sono state informate ed e' attesa venerdi', nel pomeriggio italiano, una conferenza stampa a Boston dell'USOC. Boston avrebbe vinto perche' ritenuta - riporta la stampa americana - una candidata in grado di affrontare con qualche chance in più le resistenze e le sacche di 'anti-americanismo' del Comitato Olimpico Internazionale. ''Siamo emozionati per la candidatura alle Olimpiadi del 2024. Riteniamo di avere - afferma il presidente dell'USOC, Larry Probst - un partner forte in Boston, che lavorera' con noi per una candidatura convincente''. ''E' un onore per la città essere scelta per rappresentare gli Stati Uniti. la decisione e' un riconoscimento al talento e alla diversità di Boston'', fa eco il sindaco, Martin J. Walsh, indicando ''l'obiettivo di organizzare delle Olimpiadi innovative''. ''Ci auguriamo di poter ospitare - è la conclusione di Walsh - i piu' grandi atleti del mondo in una delle principali citta' al mondo''. Roma la vede altrimenti.