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La Juve fermata dall’Inter
La Roma vince ed è a un punto

ROMA. L'Inter fa lo sgambetto alla Juve e un regalo alla Roma. Non basta il solito Tevez ai bianconeri, perché la squadra di Mancini nel posticipo che chiude la 17/a giornata della serie A, mette cuore e gambe oltre l'ostacolo e con Icardi strappa un pari che costa alla capolista due punti preziosi nella corsa scudetto: ora il vantaggio sulla Roma si riduce a un punto. I giallorossi di Garcia si erano già fatti un bel regalo della Befana vincendo la difficile trasferta con l'Udinese, che schiuma rabbia per un gol contestato di Astori e un rigore non concesso nella ripresa. Tre punti d'oro in vista del derby contro una Lazio che si bea del terzo posto grazie a super Anderson. Zona Champions condivisa dai biancocelesti insieme al Napoli che, trascinato dal solito Higuain (doppietta) travolge il Cesena 4-1 al Manuzzi. E ora aspetta proprio la Juve per il secondo round dopo quello di Doha con la vittoria della Supercoppa.

Nelle altre gare, tonfo imprevisto e doloroso per il Milan cui non porta bene l'esordio di Cerci: il fantasista entra e poco dopo un altro giocoliere, Zaza, fissa un 2-1 che affossa la riscossa milanista annacquando l'entusiasmo che aveva accompagnato il suo arrivo. Il Milan non cominciava con una sconfitta il nuovo anno da 17 anni. Nuova battuta d'arresto della Fiorentina che fallisce l'ennesimo esame di maturita': va sotto col Parma, sbaglia un rigore con l'inguardabile Gomez, poi nella foga rimane in nove per il doppio giallo di Rodriguez e Savic. Cominciano male l'anno le liguri: dopo il pesante ko della Samp, rischia la sconfitta il Genoa che si trova sotto di due gol con l'Atalanta. Poi un rigore di Iago Falque e una conclusione a botta sicura di Matri confezionano un pari che conferma il carattere dei rossoblu' che ha bisogno di prendere ceffoni per reagire con autorita'.     Divisione della posta anche nelle altre due gare: Tavano e  Toni cercano il gol del successo ma Empoli e Verona non si superano. A Verona invece piu' Chievo che Torino, ma i veneti comunque non sfondano. Traumatico debutto per Zola: il Cagliari si fa travolgere dal Palermo che si impone 5-0 con irrisoria facilita' e Dybala si porta a nove gol in stagione.

L'anticipo dell'ora di pranzo non va indigesto alla Roma: Garcia ritrova la 'lavatrice' Strootman,  un impeccabile De Rossi, due centrali attenti come Manolas e Astori che firma la vittoria con uno stacco di testa che fa discutere, ma che la moviola indica dentro, anche se di poco. L'arbitro decide contro il parere dell'assistente , l'Udinese protesta poi anche per un fallo di Emanuelson su Kone che poteva giustificare il rigore. Poi i giallorossi falliscono due occasioni per raddoppiare.    Il Milan passa subito con Poli e domina a lungo, poi Berardi sveglia il Sassuolo che pareggia con una prodezza di Sansone. Entra Cerci e Zaza,  con la solita prodezza, fissa una vittoria di prestigio che affossa il Milan. Ma alla Fiorentina non va meglio, contro l'ultima in classifica incappa in un ko pesante. Il Parma passa con Costa, Gomez si mangia anche un rigore  e Montella deve incassare l'ennesima delusione nella settimana che sancisce il mancato rinnovo di Neto, lasciato fuori.     Le due liguri si allontanano dal terzo posto, condiviso da Lazio e Napoli. Il Palermo stacca l'Udinese e Fiorentina e aggancia il Milan. Iachini si regala la speranza di potersi battere per l'Europa. Anche il Sassuolo abbandona la zona retrocessione dove l'Atalanta fa un passo in avanti portando mentre si aggrava la crisi del Cagliari cui non giova la partenza di Zeman. Zola si mette le mani nei capelli. Ora diventa un'impresa conquistare la salvezza.

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