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Kostner, Malagò: “Anche io avrei agito come lei, le sono vicino”

ROMA. "Cosa avrei detto io agli ispettori che cercavano il mio fidanzato? Avrei detto 'no, non c'è', se fossi stato convinto che non sarebbe stato un problema. Che poi è quello che ha pensato lei": lo ha detto il presidente Coni Giovanni Malagò, a 'Un giorno da Pecora', parlando di Caroline Kostner e della richiesta di 4 anni e 3 mesi di squalifica.

La richiesta di una lunga squalifica e' stata avanzata dalla procura antidoping del Coni, che ritiene la pattinatrice ''complice'' nel caso di positività del suo ex fidanzato e marciatore Alex Schwazer. ""La Kostner? Mi sento di dire che sono in grandissimo imbarazzo'' ha aggiunto Malagò alla trasmissione di Radio2. ''Devo accettare le norme di giustizia scritte da un organismo internazionale che prevede questo tipo sanzione per chi non denuncia. Io non sono affatto d'accordo, le sono molto vicino". "Perché candidarsi nonostante gli scandali? Allora dobbiamo smettere di fare qualsiasi ragionamento. Uno si augura che gli errori del passato mettano nelle condizioni di non farli più. Prima poi non c'era la buona abitudine di mettere delle persone che controllino gli appalti dall'inizio. Il procuratore dell'Anticorruzione Raffaele Cantone ieri diceva chiaramente che ci sono tutti i presupposti per fare una cosa trasparente". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito alla scelta di candidare Roma a ospitare i Giochi Olimpici del 2024, nonostante l'inchiesta 'Mafia Capitale'.

"A chi ci ha fregato con comportamenti anche emersi recentemente, che facciamo - domanda il capo dello sport italiano, nel corso di 'Un Giorno da Pecora' in onda su Radio2 -, gliela diamo vinta due volte? Non hanno solo ipotecato il presente ma così ipotechiamo anche il futuro. Non mi sembra giusto". La reazione dei romani? "Penso che la gente deve aspettare a giudicare - prosegue Malagò - vediamo il dossier, lo studio di fattibilità e se riusciamo a spiegare in modo coraggioso, innovativo e trasparente tutti i vantaggi, chiedo solo che le persone non siano prevenute". Intanto alcuni media stranieri hanno ironizzato sulla candidatura della Capitale. "Il Guardian ha ragione ma le buche sulle strade basta riempirle - risponde -. Napoli città della camorra? Se vogliamo abbandonarci a dei luoghi comuni… ma secondo voi tutti i napoletani sono camorristi?". Il n.1 del Coni parla anche delle avversarie: "Parigi è una bella rivale, ha una candidatura seria, vediamo che succede - rileva - Gli americani si candideranno ma differenza nostra non hanno individuato la città, io penso punteranno su San Francisco perché il mio collega americano è di San Francisco e anche perché a Los Angeles ci sono state due volte, anche se c'è pure un'idea Boston. Doha? Secondo me è una candidatura non plausibile per il periodo in cui si svolgeranno i Giochi e poi perché nel 2022 ci sono mondiali di calcio. Nella short list penso si arriverà in cinque, noi abbiamo il 20% di possibilità, speriamo di trasformarlo in un 51%".

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