TORINO. Juve agli ottavi di Champions, per un punto in più rispetto all'Olympiacos nel girone: è d'oro il pareggio ottenuto questa sera soffrendo e rischiando contro i vicecampioni d'Europa dell'Atletico Madrid, uno 0-0 che porta la squadra di Allegri alla fase ad eliminazione diretta, cancellando la cocente delusione del 2013, quando sulla panchina dei bianconeri c'era Antonio Conte. Soddisfazione per l'obiettivo centrato, ma festa contenuta allo 'Stadium', dove anzi si è levato più di un fischio, qualche volte ingeneroso, per le difficoltà patite dai bianconeri contro i sempre ostici 'colchoneros' di Simeone. Negli ultimi 10' le due squadre non si sono più fatte male, accontentandosi di controllare il pareggio, buono per entrambe. Ma alla vittoria sono stati più vicini gli spagnoli: al palo di Godin, all'inizio del secondo tempo, vanno sommate le due grandi parate di Buffon nei primi 45', che ha neutralizzato due conclusioni molto pericolose di Koke e Mario Suarez. La qualificazione bianconera è rimasta in bilico quasi fino al 90', nell'incertezza del risultato di Torino tra due squadre che - cosa assai rara non hanno fatto neppure un cambio - e sull'altalena delle notizie che arrivavano da Atene, con l'Olimpiacos due volte in vantaggio e due volte raggiunto dal Malmoe, prima di mettere al sicuro il risultato. Un gol dell'Atletico sarebbe stato un dramma per i bianconeri, sorpassati dall'Olimpiacos nella parità di classifica nel conteggio dei gol dei confronti diretti. La beffa non è maturata, ma per passare il turno la Juventus ha stretto i denti, nel vano tentativo di scardinare la compattezza di centrocampo e difesa dei madrileni. Ha sofferto moltissimo l'imprevista assenza di Marchisio, costretto a lasciare il ritiro in mattinata da un attacco influenzale. Il numero 8 è oggi forse il giocatore più importante per la squadra di Allegri: senza di lui, i bianconeri non sono mai riusciti ad affondare. Hanno provato ad aggirare la difesa dell'Atletico, con Tevez sempre più lontano dalla porta, ma sono mancate le incursione di Pogba e Vidal e neppure Pirlo è riuscito a verticalizzare il gioco. Senza un vero lampo di genio, con Llorente intrappolato tra Gimenez e Godin e gli esterni sempre tenuti sott'occhio, la Juventus ha macinato passaggi laterali senza mai affondare il coltello. Buffon ha salvato su Koke, poi Llorente non è riuscito a convertire un passaggio di Evra, al 19' Godin si è immolato per bloccare un bolide di Tevez. La Juve ha sofferto ancora: colpo di testa di Gimenez alzato in angolo da Buffon. Ha rischiato di finire in 10: Vidal, già ammonito, ha fermato fallosamente Mandzukic sull'avvio del contropiede dell'Atletico sul finire del primo tempo. L'arbitro scozzese Collum è stato clemente. E la Juve ha rischiato ancora di finire sotto, sulla botta di Mario Suarez, respinta con bravura da Buffon. Nel secondo tempo panico per il palo di Godin poi la Juve ha provato a piazzare il colpo con Pogba e Vidal, ma per dirsi certa del passaggio agli ottavi ha dovuto aspettare gli ultimissimi minuti, ringraziando l'Atletico che ha tirato i remi in barca.