ROMA. La Mercedes di Lewis Hamilton trionfa nel Gran Premio degli Stati Uniti e a due gare dal termine della stagione porta il vantaggio nel Mondiale a quota 24 punti sul compagno rivale. Tedesco che partiva dalla pole, ma che a metà gara si è dovuto inchinare alla classe del pilota inglese che si è dimostrato superiore in tutto. Bella gara per la Red Bull di Daniel Ricciardo che si prende il podio lasciando giù le arrembanti Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas. Fa quello il possibile la Ferrari con un indomito Fernando Alonso che lotta con le McLaren (probabilmente la sua prossima scuderia) per prendersi un sesto posto più che meritato. Gara anonima per l'altra Rossa di Kimi Raikkonen che chiude al tredicesimo posto. Rimonta dalla pit-lane fino al settimo posto il campione del mondo Sebastian Vettel partito dai box per aver sostituito la power-unit per la sesta volta dall'inizio dell'anno. Partenza regolare nel Gran Premio degli Stati Uniti con la Mercedes di Rosberg che scattava dalla pole subito in testa. Secondo Hamilton davanti alle due Williams di Massa e Bottas. Quinta al via la Ferrari di Alonso che guadagna una posizione sulla Red Bull di Daniel Ricciardo. Pochi metri ancora e l'incidente tra la Sauber di Adrian Sutil e la Force India di Sergio Perez neutralizza la gara: arriva in pista la safety car e quasi tutti si affrettano a cambiare le gomme. Al quarto giro la corsa riparte regolarmente con la Red Bull di Ricciardo che con estrema facilità si riprende la posizione di partenza sulla Rossa di Alonso. Come era prevedibile viste le prestazioni nelle libere e in qualifica, le Mercedes prendono il largo con Hamilton costantemente nella scia di Rosberg.
Fin dall'inizio si nota che le Ferrari non riescono a tenere il passo nè delle due Williams nè della Red Bull di Ricciardo, sia Alonso che Raikkonen (settimo) sono oltre mezzo secondo più lente delle monoposto davanti a loro che si giocheranno l'ultimo gradino del podio. Intorno al 17/o giro comincia una girandola di pit-stop, si fermano anche le Ferrari che al ritorno in pista si ritrovano in lotta con le McLaren. Alonso in particolare è bravo a prendersi la settima posizione con un sorpasso di forza su Button. Intanto in testa alla gara Hamilton si fa sempre più minaccioso nei confronti del compagno rivale: l'inglese aspetta fino al 24/o giro per sferrare l'attacco e sorpassare con una manovra da manuale il compagno di squadra e rivale per il Mondiale. Si fa notare ancora Alonso che al giro 27 fa secca anche l'altra McLaren di Magnussen: il sesto posto è del pilota spagnolo. La corsa continua così tra bagarre nelle retrovie e l'assolo di Hamilton che fila via fino alla festa sul podio texano. A 10 giri dal termine Alonso si toglie la soddisfazione di sorpassare Vettel (che nel 2015 lo sostituirà in Ferrari) per riprendersi una sesta posizione che per la Rossa vista oggi ad Austin era proprio il massimo che si potesse chiedere.
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