SEPANG. La «rivincita» di Phillip Island non inizia nel migliore dei modi per Valentino Rossi. Il pilota della Yamaha che si è portato davanti ai suoi avversari nel "mundialito" in ballo contro Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, ha chiuso la prima giornata di prove libere del GP della Malesia con il sesto posto nella classifica combinata, grazie al tempo 2.01.842 ottenuto nella mattina. Il nove volte iridato nella sessione del pomeriggio, caratterizzata all'inizio dalla consueta tempesta tropicale, ha chiuso lontanissimo dai suoi avversari, in quindicesima posizione. «È stata una giornata abbastanza difficile - ha detto Rossi - perchè non sono andato molto forte. Sull'asciutto questa mattina sono andato abbastanza bene, abbiamo cercato di lavorare molto per salvare le gomme e per avere un buon passo. Su questa pista come avevamo visto anche nei test, eravamo veloci nel giro secco ma facevamo fatica nel passo di gara. Il lavoro fatto mi ha aiutato e alla fine il mio passo non era male anche con le gomme usate, ma ancora non riesco ad essere veloce come vorrei. Questo pomeriggio dovevamo provare altre cose ma ha piovuto e per me è stato un turno veramente difficile e sono andato quasi sempre piano e soprattutto ho fatto molta fatica a guidare sul bagnato, le mie prestazioni sono state deludenti. Invece Lorenzo è andato forte. Il nostro set up non è così diverso, ma la sua moto si comporta meglio. Invece io non ho mai avuto il giusto feeling con la ruota anteriore e questo mi ha impedito di essere più veloce». Il pilota messo meglio nelle prime libere del Gp della Malesia, dunque, non è stato nemmeno Lorenzo, ma Pedrosa. Il compagno di squadra di Marquez ha ottenuto il miglior tempo nel primo turno dei libere sull'asciutto. Il pilota della Honda ha fatto segnare 2.01.379, mentre Jorge Lorenzo è stato il migliore nel pomeriggio in condizioni difficili di asfalto dopo la pioggia torrenziale e il sole che hanno mischiato le carte in tavola per tutti. Gli spagnoli, comunque, non fanno solo notizia per la loro prestazione contro Valentino Rossi. C'è anche da segnalare una polemica. Andrea Iannone (Ducati), che ha visto la Direzione Gara penalizzarlo di un punto sul carnet pilota per il contatto in gara con Dani Pedrosa in Australia, è stato a sua volta fatto cadere da Marc Marquez nel corso delle seconde libere del GP della Malesia. Il campione del mondo, che si è scusato con il pilota della Ducati per l'incidente, puntando il dito contro un tratto di asfalto bagnato che gli avrebbe fatto slittare la ruota anteriore in frenata, non ha ricevuto per questa manovra (simile nella dinamica a quella di una settimana fa con Pedrosa) nessuna penalizzazione. Il risultato per ora è tutto sulle spalle del pilota di Vasto, che nel contatto ha riportato una profonda ferita sul tricipite del braccio sinistro, nonostante la tuta di pelle e l'airbag che si è gonfiato nell'impatto per proteggere il pilota. Verso Marquez, dunque, c'è stata indulgenza al contrario di quanto accaduto a Iannone che per l'episodio di Phillip Island è stato penalizzato solo questa mattina dalla stessa Direzione di Gara.