MILANO. Il caos nella società e a Milano, messa a soqquadro dagli ultras francesi, fa scivolare quasi in secondo piano una partita - quella fra Inter e Saint Etienne - che comunque non passerà alla storia. Finisce 0-0 la sfida di Europa League fra i fischi, ormai di prassi, per Mazzarri. Thohir è in tribuna un pò torvo, la gara è grigia, decisamente mediocre. L'Inter avanza in Europa, resta in testa al girone con 7 punti, con la solita fatica vista in campionato. Nerazzurri senza gamba e senza cuore, lenti, amorfi, stanchi ancora prima di iniziare. Una giornata particolare quella che ha vissuto l'Inter: Moratti lascia definitivamente in polemica con la nuova proprietà che - sostanzialmente - lo ha accusato di aver gestito male i conti e di aver provocato il buco di 103 milioni. Un'altra ferita a una squadra che fatica a ritrovarsi e soprattutto non riesce a esprimere un gioco accettabile. Mazzarri fa turn over con Carrizo fra i pali, rispolvera Kuzmanovic e lancia in avanti la coppia Guarin (con la fascia di capitano) e Icardi. Pubblico freddo, partita che non decolla: l'Inter costruisce un paio di occasioni con Icardi e un'altra con Guarin sul quale è bravo a chiudere il portiere Ruffier, il Saint Etienne ci mette buona volontà sospinto da un tifo indiavolato. L'unica vera palla gol capita su punizione - allo scadere del primo tempo - a Tabanou. Carrizo salva in calcio d'angolo. I francesi erano stati pericolosi al 24' con un buon colpo di testa di Teophile, ma il primo tempo si chiude a reti inviolate fra i mugugni del pubblico. Nel secondo tempo cambia poco con il Saint Etienne che prende coraggio, M'Vila che si fa male (distorsione al ginocchio) e qualche sporadica occasione. Al 18' Kuzmanovic potrebbe segnare ma Ruffier para. Tabanou mette invece Carrizo in difficoltà, subito dopo Hamouma prova il tiro ma senza esito. Sul finire Ruffier nega il gol a Hernanes. Mazzarri in panchina sfoggia il suo repertorio, litiga con la bottiglietta d'acqua, confabula con il suo gemello diverso Frustalupi. Ancora fischi per l'allenatore che comunque proprio non riesce a trovare la quadra: il rendimento dei suoi è stentato e deprimente. Il futuro, da oggi senza Moratti, artefice della grandezza dell'Inter, non sembra roseo.