ROMA. Finire la carriera in Ferrari non è più il sogno di Fernando Alonso. Una stagione nera, nessuna vittoria e tante rivoluzioni in un team che pure ama come i suoi tifosi, e un futuro nebuloso portano lo spagnolo a dare ascolto alle sirene che lo attraggono lontano da Maranello. Dal Giappone, dove affronterà la quint'ultima prova di un Mondiale finito per lui prima di cominciare, Alonso per la prima volta non nega un possibile addio: ''Tutto quello che farò sarà per il bene della Ferrari e l'amore per la Ferrari'' dice il pilota. Ma la frase più esplicita è quella di Luca di Montezemolo, che ai suoi ultimi giorni da presidente spiega da Parigi che ''si sta lavorando per trovare la soluzione migliore per lui e per la Ferrari nel reciproco rispetto. Ci verremo incontro''. Sergio Marchionne sembra aver deciso di lasciare la patata bollente a Montezemolo (''è più bravo di me a fare la trattativa, troverà lui la quadra per i piloti'', spiega l'ad di Fca sempre dalla Ville Lumiere), uomo del quale l'asturiano ha gran fiducia. ''Dipenderà da cosa vuole fare lui e dalle esigenze della squadra. Stiamo lavorando serenamente - ammette il presidente uscente - Sta parlando in questi giorni con il team principal Mattiacci, ci si deve venire incontro per valutare le reciproche esigenze, ma non c'è alcun assillo. L'assillo è fare bene in Giappone''. Questa scala di priorità viene confermata anche da Alonso, messo alle strette ai box: ''Non vivo su Marte, conosco i rumors e so che c’è questa tempesta: ma qui dobbiamo trovare un'armonia e battere la Williams per il terzo posto del mondiale costruttori, nostra prima priorità. La seconda è il mio futuro in Ferrari. Tutto quello che farò sarà per il bene del team. Entrambi, facciamo il massimo per difendere il marchio: qualche volta si riesce a vincere, altre no. Quando sei in Ferrari la pressione è maggiore che in ogni altra squadra. Ora conta trovare l'armonia giusta''. È proprio questa armonia che al pilota sembra sia venuta a mancare, specie dopo l'addio di Stefano Domenicali. Il suo successore, Marco Mattiacci, ha una sua strategia per riportare la Ferrari al top ma dai tempi, fino a tre anni, troppo lenti per chi dal 2010 cerca di vincere con il Cavallino il suo terzo Mondiale e che non si sente più il fulcro della scuderia come è stato finora, se non altro per gli innegabili risultati. Altri team sembrano più pronti a sfidare la Mercedes già dal 2015, dalla McLaren motorizzata Honda alla Red Bull e stanno lavorando perchè Alonso lasci Maranello in anticipo. Si parla di uno scambio con Sebastian Vettel, che però non si sbottona: ''Voci di mercato in questa fase della stagione ne girano tante - dice il tedesco - ma non è qualcosa che ho in mente''. Che ci possano essere novità lo fa capire Jenson Button: ''Credo che il mio futuro sarà deciso molto presto - dice il pilota McLaren - ma non posso dire nulla''. Per un posto in Ferrari si propone anche Jules Bianchi (Marussia): ''Lavoro per questo fin dal mio ingresso nell'Accademia Ferrari, nel 2009. Dopo due stagioni in Formula 1 mi sento pronto, ma per ora ci sono due piloti sotto contratto...''. Il giovane francese scalpita, ma forse dovrà attendere l'addio di Raikkonen a fine 2015 per trasferirsi a Maranello, mentre per un eventuale dopo-Alonso servirà un pilota che non lo faccia rimpiangere troppo.