BERGAMO. Tevez, sempre lui. E le mani di Buffon. L'argentino firma una doppietta contro l'Atalanta e regala alla Juve la quinta vittoria su cinque partite, la dodicesima di fila in campionato considerando anche la stagione scorsa. Morata e Buffon completano la festa: lo spagnolo segna il suo primo gol in bianconero, mentre il portiere para sull'1-0 un rigore a Denis e mantiene inviolata la sua porta. Come previsto, a Bergamo i campioni corrono qualche rischio, ma alla fine si levano dagli impacci grazie alla solita grande prova di compattezza e ferocia e rispondono così alla Roma, che nel primo anticipo aveva superato il Verona. Nel coro spicca il solista Carlitos, sempre più uomo squadra e simbolo di una Juve che continua a convincere almeno quanto quella di Conte. Per vedere una partenza così di coppia con due squadre a punteggio pieno dopo cinque gare bisogna tornare indietro alla stagione 76-77, quando a primeggiare erano sempre la Juve in tandem con il Torino. La Roma, che nel pomeriggio aveva tentato l'allungo, è avvisata: domenica a Torino si vedrà chi è la più forte. L'Atalanta ha poco da rimproverarsi. Se Denis avesse segnato forse sarebbe cambiato qualcosa, ma il risultato è comunque netto e indiscutibile. Per rispondere alla vittoria dei giallorossi Allegri ignora la regola del turn over e schiera la Juve migliore: dentro Tevez e Pogba, Evra vince il ballottaggio con Asamoah. Anche Morata può attendere: Llorente resta l'irrinunciabile calamita avanzata. Colantuono rinuncia a Cigarini e consegna le chiavi della regia a Baselli, a sinistra spunta l'argentino Gomez. L'Atalanta parte a testa bassa, Baselli sfiora il palo e Estigarribia fa sudar freddo Buffon con un velenoso cross respinto da Ogbonna. Dopo 10 minuti di passione la Juve mette la testa fuori dal guscio. Tevez semina Biava e fa partire un destro a giro che si spegne lontano dalla porta. I bianconeri prendono il controllo della partita, ma i bergamaschi si chiudono bene e ripartono a tutta velocità sulle fasce. Al 17' Orsato deve interrompere brevemente il gioco perché dalla curva atalantina piovono freccette di carta. Si riparte e Benalouane stende Tevez in fuga verso la porta. La Juve rischia grosso al 24': Chiellini e Vidal sbagliano l'impostazione, Estigarribia si invola e fa partire un tiro cross che finisce a lato. La Juve risponde con due spunti del solito Tevez. E' la prova generale del gol, che arriva al 35': Lichtsteiner si incunea in area da destra e mette in mezzo un pallone su cui Vidal non arriva, forse ostacolato fallosamente da Biava. Orsato non deve nemmeno decidere: Tevez spunta da dietro e mette dentro a porta vuota bruciando sul tempo i difensori nerazzurri. La Juve potrebbe chiudere il discorso al 41', ma la testa di Llorente non trova il bersaglio. L'Atalanta spreca il pari al 57': Chiellini allunga la gamba in area, Molina cade. Per Orsato è rigore. Batte Denis e Buffon para. E' la svolta del match, perché sul ribaltamento di fronte Tevez affonda l'Atalanta: rasoterra secco e palla nell'angolino, due a zero. Colantuono si innervosisce e si lascia sfuggire qualche protesta di troppo, Orsato lo caccia. All'82' arriva anche il tris, lo segna di testa Morata, al suo primo gol in bianconero. Può bastare così, la testa è già alla sfida di Champions con l'Atletico Madrid.