PONFERRADA. Michal Kwiatkowski ha vinto per distacco il campionato del mondo 2014 riservato ai professionisti che si è disputato a Ponferrada, su un circuito ripetuto 14 volte per un totale di 254,8 chilometri. Il polacco succede nell'albo d'oro al portoghese Rui Costa. In volata, l'australiano Simon Gerrans conquista l'argento battendo lo spagnolo Alejandro Valverde, bronzo. Sonny Colbrelli, tredicesimo, è il migliore degli italiani. «La squadra ha preso in mano la corsa, sapevo che avrei dovuto rischiare e alla fine ho vinto. È un'emozione incredibile». Così Michal Kwiatkowski commenta la vittoria dell'oro al Mondiale su strada per professionisti di Ponferrada. «Avevo visto cosa era successo tra gli under 23 e sapevo che, transitando da solo sull'ultima salita, sarei potuto arrivare. Ho fatto uno sforzo ed attaccato per non arrivare con un gruppetto e sono stato premiato». Un successo, quello del 24enne della Omega Pharma-Quickstep, arrivato al termine di un Mondiale quasi sempre tenuto in mano dalla Polonia: «Avevamo deciso sin dall'inizio di controllare la corsa, ai compagni ho detto di sentirmi bene e l'ho confermato a metà gara. Questo oro voglio dedicarlo alla mia fidanzata, alla famiglia e a tutta la Polonia». «Sapevamo di non avere un finalizzatore e che la corsa si sarebbe decisa solo sull'ultimo strappo. Per me, in ogni caso, sono stati tutti bravissimi: hanno onorato la memoria di Alfredo Martini e la maglia che indossavano». Lo ha detto il ct azzurro, Davide Cassani, ai microfoni di Raisport, commentando il verdetto del Mondiale su strada, oggi a Ponferrada (Spagna). «Visconti e De Marchi, che è stato fantastico, hanno fatto il possibile. Come gli altri - ha aggiunto -. Sapevamo che nel finale c'erano corridori più forti di noi. Quando vidi il percorso pensai a Diego Ulissi, ma oggi non lo avevamo. Con lui nella nostra squadra, le cose oggi sarebbero andate diversamente». «Un bell'otto la squadra se l'è meritato - ha concluso -. Non mi aspettavamo la vittoria di Kwiatkowski, pensavo piuttosto alla Spagna. Non ho ben compreso la sua condotta di gara».