MESSINA. «Sono molto felice e orgoglioso di essere qui nella mia città». Così il campione di ciclismo Vincenzo Nibali vincitore del Tour di France, accolto nel teatro Vittorio Emanuele a Messina per un evento di beneficienza in favore della ricerca per la distrofia Duchenne Beker organizzato dall'associazione amici di Edy onlus. «Mi ricordo quando da ragazzo facevo i miei allenamenti sui colli san Rizzo a Messina - ha detto Nibali - in quelle curve ho imparato ad andare in bici, per me quegli anni sono stati importanti per la mia formazione ciclistica, poi per affinare la tecnica sono andato in Toscana. Spero in futuro di poter realizzare delle scuole di ciclismo anche nella mia città». «Il ruolo della mia famiglia - ha aggiunto Nibali - è stato fondamentale, mio padre da sempre è un appassionato di ciclismo e mi ha contagiato. Ad un certo punto quando ero piccolo volevo mollare perchè eravamo pochi ragazzi a correre ma poi, anche altri ragazzi tra cui mio cugino hanno cominciato ad andare in bicicletta con me. Tutto in seguito è stato diverso e ho proseguito la mia carriera». «Sarebbe bello - ha proseguito Nibali - che in futuro ci sia una tappa del giro a Messina». Rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se ha già assaggiato l'arancino a lui dedicato da un rosticciere messinese, Nibali ha detto: «Ancora no, spero di farlo nei prossimi giorni». Nibali ha poi inaugurato la nuova pista ciclabile di Messina voluta dal sindaco Renato Accorinti.
Nibali torna a Messina: "Sarebbe bello una tappa del Giro qui"
Il vincitore del tour de France accolto trionfalmente nella sua città natale: "Emozioni indimenticabili, sono felice ed orgoglioso"
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