Martedì 30 Aprile 2024

Europa League, la Juve soffre ma vola in semifinale: incontrerà il Benfica

TORINO. Missione compiuta, la Juventus è in  semifinale di Europa League. Dopo sei anni riporta una squadra  italiana tra le 'final four' di una coppa europea e ci ritorna  11 anni dopo la semifinale giocata con il Real nella Champions  che poi avrebbe perso ai rigori contro il Milan.  Non è stato facile l'approdo: la Juventus da tempo ha perso  lo smalto migliore ed il Lione è stato da applausi, ha provato  con umiltà ed impegno a capovolgere il pronostico. Ne è venuta  fuori una partita che ha lasciato a lungo la qualificazione in  bilico, ed il pubblico di fede bianconera in ansia. È stato  provvidenziale due volte Buffon a salvare il pareggio, facendosi  perdonare l'incertezza sul gol di Briand. Altrettanto  provvidenziale la deviazione di Umtiti sul tiro di Marchisio che  ha fatto tirare a conti e ai 40 mila dello 'Juventus Stadium' un  bel sospirone di sollievo.  Adesso la Juventus incontrerà il Benfica in semifinale: così ha deciso il sorteggio di Nyon. L'altra sfida verso la finale (A Torino) sarà tra Siviglia e Valencia.

La Juventus credeva forse di avere messo al sicuro il  biglietto grazie ad un'altra punizione magistrale di Pirlo, la  terza dell'ultimo periodo dopo quelle decisive per le vittorie  con il Genoa e la Fiorentina (in Europa League). Così ha mollato  un pò la presa, mentre i francesi, quasi che lo svantaggio li  avesse colpiti nell'onore, hanno rialzato la testa. Il Lione è  cresciuto poco alla volta: il gran movimento, anche senza palla,  dei suoi giocatori, ha confuso le idee ai bianconeri. Anche  questa volta Malbranque riusciva a limitare Pirlo, mentre la  prima punta Lacazette creava spazi per i compagnie le incursioni  di Tolisso aprivano vuoti sulla fascia presidiata da Asamoah.  
Senza nessuno che riuscisse a rimettere ordine, il pareggio del  Lione era nell'aria ed è arrivato al 18' Briand uomo-ovunque  bravo a sorprendere Marchisio e Buffon su uno spiovente.     La Juventus ha protestato - e non era la prima volta - per un  fallo di Bedimo su Tevez lanciato in area, ma la migliore  palla-gol è capitata ancora al Lione: la staffilata di Gonalons  respinta in tuffo da Buffon è stata l'ennesima conferma che la  partita si era fatta in salita. Lione da applausi, Vucinic da  fischi: tra una protesta  el'altra, un passaggio sbagliato e un  aggancio fallito, Conte è stato costretto a far preparare  Llorente. E quando il 'Re Leonè ha cominciato a riscaldarsi lo  'Juventus Stadium' ha caldeggiato un cambio rapido, ancora prima  della fine del tempo. Che invece è finito con la Juve ancora  contratta.    
Ma quando Conte si è deciso a fare il famoso cambio gli  applausi per lo spagnolo ed i fishci per il montenegrino si sono  mischiati. Poco dopo Tevez avrebbe rotto il suo lungo digiuno  europeo - cinque anni senza reti - con uno splendido gol di  testa in torsione, ma il guardalinee ha colto un fuorigioco di  rientro. Ma il tiro di Marchisio sporcato da Umtiti ha tolto il  pathos al finale. Juve avanti, Lione fuori a testa alta. 

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