NAPOLI. Tra timori di proteste e voglia di una nuova vetrina internazionale, Napoli si prepara a dare il via, oggi, alla 96/a edizione del Giro d'Italia, che per la prima volta dopo 50 anni, riparte dal capoluogo campano. La carovana rosa si muoverà dal 'Villaggiò in Piazza del Plebiscito per una passerella fino alla Rotonda Diaz dove alle 14:20 ci sarà la vera e propria partenza di tappa. Per la città sarà una nuova prova sul fronte della mobilità con la collina di Posillipo praticamente isolata dalle 8 del mattino alle 19. Ma il timore maggiore è per eventuali iniziative di protesta, simili a quella che ha fermato il concerto del 1 maggio a Bagnoli.
Un timore che si nutriva anche alla vigilia delle recenti regate di Coppa America di vela, durante le quali, invece, tutto è filato liscio; lo stesso auspica l'amministrazione comunale per domani. «Eventuali proteste - ha detto l'assessore comunale Giuseppina Tommasielli - sarebbero uno sfregio alla città, non un dispetto all'amministrazione comunale». Oggi Napoli ha accolto in maniera non troppo calorosa la presentazione delle squadre in Piazza del Plebiscito: complice anche l'orario (le 15:30) e il gran caldo, hanno assistito alla sfilata delle squadre circa un migliaio di persone, applaudendo e fotografando i giovani del coro delle voci bianche del San Carlo che hanno cantato l'inno di Mameli e poi i corridori che hanno compiuto una passerella da Palazzo Reale, fino al palco montato davanti al colonnato della basilica di San Francesco di Paola. Non è mancato un isolato gesto di protesta con un disoccupato che ha tentato di forzare un varco per entrare a Palazzo Reale, mentre i dipendenti comunali aderenti a Cisl e Uil hanno manifestato davanti all'ingresso della Piazza, anticipando anche un'iniziativa di protesta, pacifica, in programma domani alla Rotonda Diaz. Ma il Giro d'Italia è anche la festa dei tanti napoletani che negli ultimi anni stanno riscoprendo la passione per la bicicletta, tra luci e ombre.
«Per noi ciclisti - spiega Antonio, impiegato del Vomero - la vita a Napoli è sempre durissima, soprattutto per la condizione delle strade. Domani credo che ci sarà il rischio di cadute per i ciclisti del Giro, soprattutto su via Posillipo dove molti 'sanpietrinì erano ancora stamattina sconnessi». Il Giro d'Italia sarà un'occasione «per migliorare ancora», dice Michele, pensionato di Nola ed ex partecipante al Giro d'Italia Dilettanti, che viene spesso a Napoli in bici. «La cultura della biciletta sta prendendo piede in città anche se il traffico la rende difficile. Io spesso preferisco andare verso Sorrento». E la partenza del Giro non ha lasciato indifferenti anche i napoletani più esigenti dal punto di vista della moda: la maison partenopea M. Cilento 1780 ha pensato di celebrare il l'evento con una cravatta con piccole ruote colorate e ricamate a mano, mentre sul codino c'è un piccola bicicletta e la scritta «Napoli 2013».
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