Martedì 30 Aprile 2024

Brasile ok, oggi tocca alle iberiche

JOHANNESBURG. Il tocco di mano con cui Luis Fabiano si è aiutato prima del secondo gol tiene banco nei commenti post-gara di Brasile-Costa d'Avorio, ma sulla vittoria  dei verdeoro nessuno ha da eccepire.    
Carlos Dunga è più che soddisfatto per successo e qualificazione agli ottavi, Sven Goran Ericsson, il ct degli ivoriani, afferma che per battere il Brasile stasera bisognava essere "perfetti" e che è ancora più difficile farlo "quando si permette a questa squadra di usare anche le mani".    
Il ct della 'Seleçao' ha comunque anche lui qualche motivo di lamentela. "Ad essere espulso è stato Kakà - dice - ma vorrei far notare che a picchiare non erano i nostri ma quelli della Costa d'Avorio. Io mi raccomando sempre con i miei dicendo loro che le partite si cominciano e si finiscono in undici e che dobbiamo pensare solo a giocare al calcio viste le qualità che abbiamo. Stavolta non è successo, ma non lo trovo giusto”.
Anche Didier Drogba, in campo con il tutore al braccio fratturato e autore di un gol, parte da Fabiano quando su fa una breve disamina del match. "E' stato la chiave della partita, ha segnato due reti fantastiche anche se una non è stata del tutto regolare".   
"Noi abbiamo concesso troppi spazi ed è stato difficile, il Brasile è la squadra più forte del mondo, abbiamo avuto delle possibilità ma loro sono stati più bravi", ha aggiunto.
Circa la prospettiva di passare ai quarti nonostante la sconfitta di stasera, l'asso del Chelsea ha affermato che tutto dipenderà dalla partita di oggi tra Portogallo e Corea del Nord.
Cristiano Ronaldo e compagni sono chiamati alla vittoria, dopo il pari nella prima gara, proprio contro la Costa d’Avorio. Tre punti obbligatori anche per la Spagna impegnata con l’Honduras, dopo che nel pomeriggio si disputerà l’altra gara del girone H fra Cile e Svizzera, entrambe al comando con tre punti.

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