Scoppia la polemica sulla mascotte della Coppa del Mondo 2010 in Sudafrica. Zakumi, questo il suo nome, che consiste in una fusione delle parole 'Za', per il Sudafrica, e 'kumi', una traduzione di 'dieci' in numerose lingue africane, ha sollevato non poche polemiche nella comunità africana dopo che si è appresa la notizia che il peluche è prodotto da una società cinese che sfrutta i suoi lavoratori. Infatti i gadget sono prodotti dalla "Shanghai Fashion Plastic Products and Gifts", una società che, secondo la principale unione sindacale sudafricana (la COSATU), paga i dipendenti con tre dollari per ogni tredici giorni lavorativi. Più grave, dice la nota della COSATU, è che il contratto con la società cinese è stato approvato dalla FIFA. Le autorità sudafricane stanno cercando di fare chiarezza e per il momento hanno chiesto la sospensione della produzione dei gadget. Il leopardo con i capelli verdi, i quali rappresentano i colori dei campi di calcio che saranno protagonisti durante la rassegna africana.
Giovanni Gaziano