Giovedì 21 Novembre 2024

Al via il progetto Corecom per rilascio del patentino digitale, aiuta i giovani a muoversi in rete e sui social

È partito dal liceo Tred - Transizione Ecologica e Digitale - Luigi Einaudi di Siracusa il primo progetto-pilota per il rilascio del patentino digitale che ha messo a punto il Corecom Sicilia, Comitato Regionale per le Comunicazioni e organo funzionale territoriale dell’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nonché organismo di consulenza della giunta e dell’Ars in materia di comunicazione. Un percorso di formazione in sette tappe per aiutare i più giovani a muoversi in rete e sui social in modo consapevole e responsabile. Avrà una durata complessiva di 14 ore e si articolerà in sette incontri - in presenza e da remoto in videocollegamento - di due ore ciascuno. Destinatari venti studenti del secondo anno dell’istituto che incontreranno docenti, esperti informatici, avvocati, educatori digitali, giornalisti, investigatori e i rappresentanti dell’Agcom. «Oggi le nuove generazioni passano gran parte del loro tempo dietro lo schermo di uno smartphone o di un tablet - ha osservato il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia - ma sono contrario a ogni divieto di utilizzo dei social sotto i 16 anni, come si è ampiamente discusso a livello nazionale dopo l’allarme lanciato dai pedagogisti. È necessario, invece, dialogare coi ragazzi e mettere in campo ogni azione finalizzata a rafforzare una nuova cultura digitale, che va intesa anche come conoscenza delle regole e dei limiti etici, che consentano un equilibrato e consapevole utilizzo di questi strumenti straordinari ma allo stesso tempo rischiosi. Grazie alla formazione, con autorevoli esperti, cercheremo di spiegare ai giovani delle scuole siciliane i reali rischi che si celano in rete». «Informazione, disinformazione, reputazione digitale, conoscenza delle regole, dati personali - ha spiegato ai ragazzi il commissario del Corecom Sicilia, Aldo Mantineo - sono punti chiave per la navigazione in internet, che non deve essere fatta con una benda sugli occhi, ma in modo ragionato perché il nostro cammino nel web deve procedere all’insegna della massima consapevolezza».

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