Harry soffia su 40 candeline, ma dopo lo strappo il principe ribelle resta lontano dalla famiglia reale
Giunto al passaggio fondamentale dei 40 anni il principe ribelle Harry resta lontano, fisicamente e psicologicamente, dalla famiglia reale britannica dopo lo strappo del 2020 e l’autoesilio negli Stati Uniti con la moglie Meghan. Una scelta la sua da cui traspare oggi una certa serenità, secondo le parole da lui stesso fatte arrivare tramite una nota alla Bbc, per mandare comunque un messaggio al Regno Unito. Il secondogenito di re Carlo e della defunta principessa Diana si è detto «emozionato» per l’importante compleanno di domenica 15 settembre, e non più «in ansia» come quando aveva dovuto doppiare i 30 anni e non aveva ancora trovato un equilibrio, ma anche deciso a portare avanti i tanti impegni: «Qualunque sia l’età, la mia missione è continuare a mostrarmi presente e fare del bene nel mondo». E quindi l’attività di volontariato, a partire dal patrocinio degli Invictus Games, i giochi sportivi per i reduci di guerra mutilati, gli appuntamenti pubblici negli Usa e all’estero dove far sentire la sua voce, come la visita con Meghan in Colombia del mese scorso in cui ha lanciato un duro attacco contro le “fake news” dopo i violenti disordini dei gruppi dell’ultradestra nel Regno all’insegna del razzismo e dell’islamofobia, innescati e alimentati proprio dalla disinformazione, oltre alla crociata del principe contro i tabloid britannici per le violazioni della sua privacy e in generale per gli abusi del giornalismo scandalistico. Il duca di Sussex ha fatto sapere anche di voler festeggiare domenica insieme alla sua famiglia in California, prima di partire per una breve vacanza con un gruppo di amici, dando l’idea di essere un padre felice e impegnato nel rendere il mondo migliore per i propri figli, Archie, 5 anni, e Lilibet, 3: «Diventare padre di due bambini incredibilmente gentili e divertenti mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita, oltre a migliorare la concentrazione in tutto il mio lavoro». Ha così smentito ancora una volta le voci circolate sui tabloid, noti per l’ostilità nei suoi confronti, rispetto a un suo tentativo di contattare vecchi amici nel Regno per un eventuale ritorno dagli Usa con un riavvicinamento alla corte motivato da una presunta insofferenza per la vita californiana. Restano invece immutate le divisioni coi Windsor, in particolare col fratello maggiore William ed erede al trono, ribadite nel corso della recente visita lampo di Harry in Inghilterra per il funerale dello zio, lord Robert Fellowes, cognato di Lady D: in quell’occasione i due non si erano nemmeno parlati. Divisioni di lunga data ed esacerbate l’anno scorso dalle rivelazioni contenute nell’autobiografia del principe dal titolo «Spare», successo editoriale planetario. Che però lo stesso Harry ha deciso di non arricchire con ulteriori dettagli nella edizione tascabile, in uscita a ottobre, per non accendere nuove tensioni nella Royal Family segnata da mesi di preoccupazioni per la duplice diagnosi di cancro per re Carlo e la principessa Kate. Proprio i problemi di salute hanno favorito qualche limitato segnale di riavvicinamento, come la visita di Harry in febbraio per incontrare a Londra il sovrano e i contatti telefonici privati tra i Sussex e William e la moglie Kate per esprimere solidarietà e vicinanza in momenti così difficili. Passi minimi a cui, per ora, non ne sono seguiti di più importanti dopo i miglioramenti di salute del sovrano e della principessa: c’è l’Oceano Atlantico che continua a dividere il principe dai Windsor. Intanto però al compiere dei 40 anni è in arrivo per il duca lo sblocco di un’ulteriore, sostanziosa quota d’eredità. Altri 5 milioni di sterline, secondo la ripartizione del patrimonio personale della bisnonna, la popolare Queen Mother di Elisabetta - morta ultracentenaria nel 2002 - che volle un lascito in parti diseguali per i pronipoti: privilegiando il cadetto rispetto a William, a cui sarebbero spettate altre entrate in veste di erede al trono.