Biologo e virologo francese, Luc Antoine Montagnier è morto all’età di 89 anni. Nato il 18 agosto del 1932 a Chabris, un piccolo comune situato nel Centro-Valle della Loira, era direttore emerito del Centre national de la recherche scientifique e dell’Unità di Oncologia Virale dell’Istituto Pasteur di Parigi, dove nel 1983 assieme a Francoise Barrè-Sinoussi ha scoperto il virus Hiv.
Nel 2008 vinse il Nobel per la Medicina
Per questa eccezionale scoperta Montagnier vinse il Premio Nobel per la Medicina nel 2008. Molto stimato, lo scienziato ha lavorato con più grandi istituti scientifici del mondo. Oltre a essere direttore emerito del CNRS e professore all’Institut Pasteur, è stato direttore del Center for Molecular and Cellular Biology al Queens College della City University di New York, direttore di un istituto di ricerca alla Jiao-tong University di Shanghai. Il suo lavoro ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti.
Aveva sostenuto teorie antiscientifiche
Tuttavia, negli ultimi decenni della sua vita e della sua carriera Montagnier ha fatto parlare molto di sè per aver sposato e sostenuto molte teorie antiscientifiche. Dalle sue dichiarazioni nel 2010 riguardanti l’Hiv, che poteva essere eradicato con un particolare schema nutrizionale, alle ricerche sulla memoria dell’acqua, principio alla base dell’omeopatia. E ancora: dall’uso della papaya contro la Sars e il Parkinson al sostegno di molte tesi alla base dei movimenti no vax, mettendo in dubbio la sicurezza dei vaccini. Infine, ha fatto molto discutere il suo appoggio a Stamina e di recente alle teorie complottiste legate al virus Sars-CoV-2 e ai vaccini antiCovid.
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