Il Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato all'italiano Giorgio Parisi, 73 anni, fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei. Parisi è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi. "È una giornata storica per l'Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti": è il commento del ministro dell'Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, subito dopo l'assegnazione del premio. "Dire 'complimenti' al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non". Poi ha aggiunto: "La ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma dà opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa - ha concluso - oggi, è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi".
Chi è Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica
Lo studioso è quasi incredulo: "Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità" ha detto in collegamento con l'Accademia delle Scienze di Stoccolma. La sua è stata una carriera scientifica ricca di successo, dedicata a temi di frontiera: dal bosone di Higgs al comportamento dei sistemi complessi, come le reti neurali, il sistema immunitario o il movimento di gruppi di animali, con i meccanismi alla base delle perfette formazioni degli uccelli in volo e le cui regole potrebbero spiegare anche comportamenti umani complessi, come gli andamenti elettorali o le turbolenze dei mercati azionari. Il suo lavoro si è svolto in massima parte in Italia, come docente di Fisica Teorica nell'Università Sapienza di Roma, come ricercatore associato dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ed è stato presidente dell'Accademia dei Lincei dal 2018 al 2021. Sono stati numerosi i contributi determinanti e ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale che ha dato nei campi della fisica delle particelle e della meccanica statistica, della fluidodinamica e della materia condensata, fino ai supercomputer. Nato a Roma il 4 agosto 1948, Parisi si è laureato in fisica alla Sapienza nel 1970 sotto la guida di un altro grande fisico italiano, Nicola Cabibbo, con una tesi sul bosone di Higgs. Ha iniziato la sua carriera scientifica ai Laboratori Nazionali di Frascati dell'Infn, dal 1971 al 1973 come membro del Consiglio Nazionale delel Ricerche (Cnr) e dal 1973 al 1981 ricercatore dell'Infn. In quegli anni ha lavorato molto anche all'estero, prima negli Stati Uniti, nella Columbia University di New York (1973-1974), poi in Francia, nell'Institut des Hautes Études Scientifiques a Bures-sur-Yvettes (1976-1977) e all'Ecole Normale Supérieure di Parigi (1977-1978). Al rientro in Italia ha lavorato per l'Infn e nel 1981 ha avuto la cattedra di Fisica teoria nell'Università di Roma Tor Vergata e 12 anni più tardi, nel 1992, è passato all'Università Sapienza, dove ha tenuto diversi insegnamenti, fra cui fisica teorica, teorie quantistiche, fisica statistica, probabilità. Con Nicola Cabibbo ed altri fisici italiani ha partecipato al progetto del supercomputer APE100. Nel 2018 è stato eletto presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, della quale era socio dal 1988. Numerosi i riconoscimenti del suo lavoro a livello internazionale, come la Medaglia Boltzmann (1992), la Medaglia Dirac per la fisica teorica (1999, la Medaglia Max Planck (2011), il premio Wolf (2021). E' del settembre 2021 era La citazione nella Clarivate Citation Laureate.