Spot con Banfi, il comico replica al Moige: "Col mio porca pu**ena ho sfamato tante persone"
«Non capisco queste polemiche sull'espressione 'porca pu**ena' nel mio spot pubblicitario. É un gioco, fa ridere, per noi pugliesi è come «ostrega» per un veneto, non c'è volgarità», così Lino Banfi, commenta in una intervista con Chi (in edicola da domani) l'attacco ricevuto dal Moige per lo spot televisivo nel quale il popolare attore riprende il personaggio dell’allenatore Oronzo Canà con la colorita espressione pugliese diventata il portafortuna della nazionale italiana campione d’Europa e uno dei tormentoni dell’estate 2021. «Prima del lockdown», racconta Lino Banfi a Chi «nella mia orecchietteria a Roma (Orecchietteria Banfi, che gestisce con i familiari, ndr) avevo una scorta di 400 confezioni di sugo «Porcapu**éna», che rischiavano di scadere se non avessimo riaperto in tempo. Allora ho pensato di metterli a disposizione di chi non aveva da mangiare: ho fatto arrivare da Barletta un gran quantitativo di orecchiette, tramite un amico prete della Caritas ho contattato l'elemosiniere del Papa e a lui ho spiegato il progetto di offrire 2 mila piatti di pasta con il mio sugo a chi aveva bisogno. Prima però l’ho avvisato: «Eminenza, guardi che questo ha un nome un po' piccante...». Se lo è fatto dire, si è fatto una bella risata... E alla fine con il mio "Porcapu**éna" abbiamo sfamato tante persone».